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Cronaca Castello / Arsenale

Al G20 arrivano gli attivisti dei movimenti ambientalisti: sit-in e balli davanti alle transenne

Una cinquantina di manifestanti di Extinction Rebellion di fronte alle forze dell'ordine con striscioni e cartelli, azioni non violente per chiedere misure contro i cambiamenti climatici

Primo giorno del G20 dell'economia a Venezia, giovedì 8 luglio, e gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion, movimento non violento che manifesta chiedendo ai governi azioni contro i cambiamenti climatici, sono davanti alle transenne di sicurezza che sbarrano il passaggio all'Arsenale, dove si tiene il meeting dei ministri e dei vertici dell'economia e finanza per discutere di produttività. Manifestanti anche in Riva stamattina, poco distante la fermata del vaporetto, con striscioni riportanti slogan tipo_ "I governi hanno fallito". «Stanno condannando i cittadini ad un futuro di guerre, fame, migrazioni e siccità. I loro soldi saranno la nostra estinzione», scrivono dopo essersi attaccati utilizzando della colla al pavimento e alle transenne.

Attivisti manifestano il dissenso al summit dell'economia di Venezia

Molti di loro (in totale sono una cinquantina) si sono seduti a terra proprio in corrispondenza del punto di accesso lungo fondamenta dell'Arsenale, facendo da "barriera umana" e costringendo chi entra o esce a scavalcarli. Intanto hanno improvvisato musica e canti, ballando nello spazio davanti alle transenne presidiate dalle forze dell'ordine. La protesta, per ora, è completamente pacifica.

«I governi del G20 sono responsabili di circa il 75% delle emissioni globali di Co2 - spiegano - Nonostante tutti gli impegni presi e le dichiarazioni ufficiali, dal 2015 (l’anno in cui sono stati stipulati gli accordi di Parigi), almeno 77 miliardi di dollari sono stati versati ogni anno dai governi dei paesi del G20 in progetti legati al petrolio, al gas fossile e al carbone, mettendo a rischio la sicurezza mondiale e le vite di migliaia di persone. I governi hanno fallito e stanno condannando i propri cittadini ad un futuro di guerre, fame, migrazioni e siccità. I loro soldi saranno la nostra estinzione». Per motivi di sicurezza Palazzo Ducale, Museo Correr e la Torre dell'Orologio saranno chiusi al pubblico domani, venerdì 9 luglio 2021.

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