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Cronaca Marghera

Se n'è andato Augusto Fabbri, icona del calcio giovanile di Marghera

L'89enne, d'origine ravennate ma residente da decenni nella terraferma veneziana, è morto mercoledì. Ha fondato la società sportiva del quartiere negli anni '60. Venerdì i funerali

Lui a Marghera "era il calcio". Ha insegnato lui come si faceva: a organizzarlo, prima di tutto, e a giocarlo, anche. Augusto Fabbri, figura storica del quartiere, è morto mercoledì a 89 anni. Tanti i giovani, ora adulti, che lui ha aiutato. Educatore, prima che allenatore. Perché per lui i ragazzi erano tutto. Dopo aver fatto il partigiano durante la seconda guerra mondiale, dopo aver fatto il poliziotto per una vita, dopo aver visto da vicino gli ambiti più brutti della vita, in loro vedeva il futuro.

Per questo negli anni Sessanta fu dirigente del Marghera, la squadra neroverde delle origini. Ha accompagnato la società sportiva fino a dopo la fusione con l'alra realtà sportiva di quartiere, avvenuta negli anni Novanta. Di origine ravennate, e andato in pensione nel 1989, Augusto Fabbri ha partecipato attivamente alla vita sociale di Marghera: aderente all'Anpi e a fautore di altre iniziative, ha incontrato tanta gente durante il suo cammino, senza badare a onorificenze e titoli. La stessa gente che venerdì vorrà dargli l'ultimo saluto.
 

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