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Cronaca Dolo

Adeguamenti dei pedaggi autostradali, Dolo e Mira non ci stanno

«Traffico e smog: questo è l’effetto che la Regione propone ai Comuni della Riviera con l'aumento dei mezzi pesanti nei centri abitati. Subito un tavolo per studiare alternative»

Firmato il decreto interministeriale tra il Mit, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Mef, ministero dell’Economia e delle Finanze che ha riconosciuto a Concessioni Autostradali Venete, Cav, a decorrere dal primo gennaio 2020, alcuni adeguamenti tariffari sulla rete in gestione.

Tariffe Cav

L’aggiornamento delle tariffe per il nuovo anno comporterà l’adeguamento dei pedaggi, che in alcuni casi prevedono incrementi, in altri riduzioni del corrispettivo dovuto al casello, a seconda dei singoli tratti, ed è stato concesso in virtù dei risultati ottenuti dalla concessionaria sul fronte degli investimenti e delle manutenzioni previste nel piano economico finanziario. Tradotto in cifre, l’adeguamento porterà all’aumento dei pedaggi per il traffico leggero su alcuni tratti in gestione fino ad un massimo di 20 centesimi, ma anche, in altri, alla diminuzione nell’ordine di 10 centesimi.

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Società pubblica

Alcuni esempi. Per i conducenti automobili il pedaggio applicato tra la barriera di Venezia-Mestre e Padova Est passa da 2,80 a 3,00 euro, mentre percorrendo il passante di Mestre ci sarà una diminuzione del pedaggio da Spinea a Padova Est da 1,70 a 1,60 euro. Per i mezzi pesanti invece, gli aumenti potranno arrivare fino a 60 centesimi sulla Venezia-Padova, ma anche in questo caso è prevista una riduzione del pedaggio tra il casello di Spinea e la stazione di Padova Est. Concessioni Autostradali Venete, rispetto alla maggior parte delle concessionarie autostradali italiane, è una società interamente pubblica. Non è prevista alcuna redistribuzione dei dividenti tra i due soci azionisti, Regione Veneto e Anas. «Siamo gli unici in Italia – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti – ad avere una destinazione totalmente pubblica degli utili autostradali, cosa che rende Cav non paragonabile ad altre concessionarie. Ogni ulteriore centesimo rimane patrimonio dei veneti e ritorna ai cittadini di questa regione sotto forma di infrastrutture e servizi».

Autovie Venete 

Non sono previsti invece aumenti delle tariffe sulla rete autostradale di Autovie Venete, come la stessa società precisa. Il ministero, infatti, non ha concesso nessun aumento dei pedaggi, nemmeno lo 0,8% a copertura dell'inflazione programmata. Attualmente la concessionaria è impegnata nella realizzazione della terza corsia della A4.  Leggere modifiche potranno verificarsi unicamente alla barriera di Venezia Est dalla quale transitano i flussi da e per la tratta gestita da Cav, Concessionaria Autostradale Veneta, alla quale il ministero ha riconosciuto un incremento dell'1,20%.

Dolo

«L'aumento delle tariffe autostradali di Cav, la società della Regione Veneto costituita con Anas per rimborsare quest'ultima delle cifre anticipate per la realizzazione del passante di Mestre, rappresenta l'ennesimo schiaffo a Dolo e alla Rivera del Brenta». Con queste parole Matteo Bellomo, assessore all'urbanistica del Comune di Dolo commenta l'incremento dei pedaggi per la tratta Padova – Mestre appena entrati in vigore: da 2,80 euro a 3 euro. «È evidente – aggiunge Bellomo – come il traffico pesante e pendolare si riverseranno sulla viabilità urbana lasciando, poi, il cerino, in mano ai Comuni ai quali, giustamente, si chiedono interventi per liberare i centri da smog e code. Manca solo che arrivino i permessi per aprire altri centri commerciali e la desertificazione dei nostri Paesi sarà completa perché ridotti a pura area di passaggio». 

Mira Oriago

«L’aumento delle tariffe autostradali tra Oriago e Padova Est comporterà più traffico, più traffico e ancora più traffico - commenta il vicesindaco del Comune di Mira Gabriele Bolzoni - che andrà ad aggiungersi al traffico pendolare, già di per sé sostenuto, con un prevedibile incremento dei mezzi pesanti. L’odierno casello autostradale di Oriago, che crea infinite criticità in materia di traffico in molte ore del giorno, è nato come opera collegata all’Sfmr (Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale) ed era stato indicato come svincolo gratuito della tangenziale di Mestre. Sarebbe opportuno provare a studiare il collegamento tra le bretelle, conosciute come opere complementari al passante: bretella che collega la regionale 11 località Ca’Tron - Dolo con Roncoduro, con la bretella che collega la stessa regionale e il casello autostradale di Oriago, realizzate anni addietro, collegate magari ad altre viabilità comunali e provinciali al di fuori dei centri abitati».

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