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Cronaca Fondamenta Olivolo

L'autopsia su Bruno Zennaro conferma la morte per asfissia

L'81enne veneziano sabato fu trovato senza vita sul suo letto con due sacchetti a cingergli il capo. Le ferite alla testa non sarebbero state fatali

Asfissia. Questo il motivo della morte di Bruno Zennaro, l'81enne ex muratore veneziano che sabato mattina era stato trovato senza vita disteso sul letto della propria abitazione di San Pietro di Castello. Il responso dell'autopsia, eseguita questo pomeriggio dal medico patologo Silvano Zancaner all'ospedale Dell'Angelo di Mestre, lascerebbe quindi pochi dubbi sul fatto che ci si trovi di fronte a un suicidio.

dubbi degli inquirenti erano costituiti soprattutto dal fatto che sul capo della vittima, trovata con due sacchetti in testa legati sotto al collo, erano state rinvenute due ferite compatibili con una mazzetta sequestrata ai piedi del letto. Ci si sarebbe quindi potuti trovare di fronte anche a un omicidio dissimulato. La mazzetta, infatti, era pulita. Senza tracce di sangue. Quindi i due colpi erano stati sferrati probabilmente quando Bruno Zennaro aveva già i sacchetti in testa.

L'autopsia, però, avrebbe dimostrato come i due colpi assestati con l'attrezzo non sarebbero stati fatali. Non avrebbero fratturato la scatola cranica e nemmeno avrebbero potuto causare un tramortimento. Sul comodino vicino al letto la squadra mobile ha anche sequestrato un bigliettino in cui la vittima chiedeva scusa in poche righe alla moglie per l'estremo gesto.

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