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Cronaca Cavarzere

L'autopsia sul corpo di Luca Cagnin non scioglie i dubbi sulla sua morte

L'esame autoptico condotto dal medico legale non ha evidenziato segni di violenza sul corpo del trentenne trovato senza vita sabato a Cavarzere

Rimane il mistero sulla morte di Luca Cagnin, l'operaio trentenne di Cavarzere trovato senza vita dalla madre nel bagno di casa sua dalla madre. L'autopsia di lunedì sera, condotta dal medico legale Antonello Cirnelli, non ha riscontrato segni di ferite o di violenza. Niente indurrebbe a pensare che possa essere entrata in azione una terza persona nella tragedia.

La vittima, che non rispondeva al telefono dal giorno precedente, è stata trovata stesa a terra, in bagno, accanto a lui una chiazza di vomito. Le porte e le finestre chiuse dall'interno. A spiegare le cause del malore per cui il trentenne ha perso la vita saranno con ogni probabilità gli esami tossicologici. Per avere i risultati, però, servirà minimo una ventina di giorni.

Il ragazzo appariva negli ultimi tempi in perfetta salute, gli interventi alla gamba e la fisioterapia ormai appartenevano quasi completamente al passato, e anche se il giovane non era tornato a militare tra le file della squadra di calcio di Boscochiaro, lasciata appunto per un grave infortunio, le stampelle non erano più una presenza invadente nella sua vita.

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