L'autopsia su Veronica Surìan svela una ernia congenita della ragazza

Nessuna caduta alla base della morte di Veronica Surian, la 14enne di San Michele al Tagliamento che l'8 gennaio scorso ha perso la vita all'ospedale di Udine dopo alcuni giorni di agonia. O meglio, la caduta che la giovane vittima subì in modo accidentale la sera di Capodanno durante un abbraccio potrebbe solo aver aggravato le conseguenze di una patologia congenita con cui la ragazza conviveva, pur essendone ignara.

Al termine dell'autopsia, eseguita dal chirurgo del policlinico di Pordenone Ernesto Angelucci e dal medico legale Antonello Cirnelli, durata diverse ore martedì scorso, sarebbe quindi stata identificata una ernia di Bochdalek a livello del diaframma. Si tratta della più frequente tipologia di ernia congenita, che a volte si manifesta in fase prenatale, in altre può invece farsi sentire in là con gli anni.

Gli accertamenti naturalmente continuano per far luce sugli ultimi giorni di Veronica Surìan, anche alla luce di questo nuovo elemento scaturito dall'esame autoptico. Al momento sono indagati il medico di famiglia e cinque camici bianchi dell'ospedale di Latisana, dove la 14enne venne visitata prima del suo trasferimento all'istituto sanitario di Udine. Quando il quadro clinico precipitò, forse proprio a causa della compressione subita dagli organi interni in conseguenza dell'ernia. Evidentemente non individuata dai sanitari durante gli accertamenti cui l'adolescente era stata sottoposta. Gli inquirenti dunque tendono a escludere una correlazione tra il decesso della giovane e la caduta di cui si rese protagonista la sera del 31 dicembre.

Intanto il magistrato ha fornito il nulla osta per i funerali della sfortunata adolescente. La cerimonia potrebbe essere celebrata con tutta probabilità venerdì.