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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Actv, c'è la convocazione dell'azienda per il 12 luglio

Nuovo tentativo di comporre la vertenza fra rappresentanze sindacali dei lavoratori e gruppo Avm e Actv. Primo incontro dopo il respingimento dell'accordo proposto dall'azienda in procedura di raffreddamento. C'è uno sciopero nazionale per il 23 luglio

Nuovo tentativo di comporre la vertenza fra rappresentanze sindacali dei lavoratori del trasporto pubblico veneziano e il gruppo Avm e Actv dopo la disdetta unilaterale degli accordi di secondo livello di gennaio scorso. L'azienda ha convocato sigle e Rsu dei sindacati Filt Cgil,  Fit Cisl, Uiltrasporti, Uil, Faisa Cisal e Usb per lunedì prossimo, 12 luglio, in procedura di raffreddamento della legge 146. Dopodomani, mercoledì, è previsto un incontro fra segretari e coordinatori sindacali. L'azienda già in risposta al respingimento dell'ultima bozza di accordo del 17 giugno scorso, aveva detto di essere in attesa del referendum dei dipendenti sulla proposta di accordo.

Inoltre aveva ribadito la provvisorietà dell'accordo stesso, fino a marzo 2023, «con impegno delle parti a costruire una nuova piattaforma per semplificare gli oltre 1.300 accordi stratificati nel corso dei decenni, spesso obsoleti e non in linea con le evoluzioni legislative negli anni sopravvenute. L'azienda si impegna a revocare la disdetta alla firma del nuovo accordo integrativo definitivo sin dalla data della sottoscrizione ed entrata in vigore, anche se questa data dovesse essere antecedente alla scadenza dell'accordo provvisorio».

Ed è proprio sul punto della semplificazione dell'attuale integrativo, con le oltre 1.000 voci previste, che si concentra il braccio di ferro tra azienda e lavoratori e loro organizzazioni rappresentative. Sono disposti, precisano, ai sacrifici richiesti ma per un tempo limitato e per poi tornare alla condizione originaria quando le difficoltà della pandemia saranno rientrate. In pratica, si vuole il ripristino degli accordi di secondo livello esistenti, quelli disdettati, fanno capire i sindacati. «Non si possono fare sacrifici fino a marzo del 2023 con la prospettiva di dover entro quella data andare a ridurre ulteriormente e definitivamente i punti previsti dall'integrativo».

«L'accordo provvisorio garantisce - sottolinea l'azienda - il mantenimento dei livelli di servizio nel rispetto dei contratti in essere e loro modifiche concordate di volta in volta con le amministrazioni». L'altra questione calda restano gli affidamenti dei servizi. Ad Alilaguna nella navigazione; alla Linea spa nell'automobilistico. Cosa che in parte avveniva anche in precedenza, per il bus della linea 13, ad esempio, e che ora preoccupa viste le difficoltà del servizio pubblico. L'azienda aveva comunque esternato già a fine mese la disponibilità a incontrare nuovamente sindacati e Rsu.

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