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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rewind, un anno di Venezia: gli avvenimenti che hanno segnato il 2017 della laguna

L'anno di Venezia e provincia in pillole. Sono stati 12 mesi caratterizzati da terribili episodi di cronaca, da successi sportivi, sentenze ed eventi "social". Il "film" di un anno intero

Referendum

Indipendenza del Veneto

zaia quorum-2

È l'anno del referendum per l'indipendenza del Veneto. La consultazione del 22 ottobre sancisce la volontà del popolo Veneto: il "sì" all'indipendenza fa segnare il 98,1% delle preferenze, a presentarsi alle urne il 57% degli aventi diritto. In tutto 2.328.949 elettori hanno voluto esprimere il proprio voto, anche l'1,9% che si è schierato per il "no". Nel solo Comune di Venezia sono stati più di 90mila i voti a favore del sì (97,35% delle preferenze), 2.472 quelli a favore del "no".

"È stata una partita non facile, abbiamo discusso per settimane, anzi mesi. Non esiste il 'partito dell'autonomia', esistono i veneti. È stata una grande sfida - queste le prime parole del presidente del Veneto Luca Zaia dopo i dati ufficiali del referendum - Noi siamo qui a commentare i risultati di questo referendum in virtù della sentenza della corte costituzionale del 2015. Non è una sceneggiata. È il big bang delle riforme istituzionali, è una chiamata di popolo. Vince la voglia di essere padroni a casa nostra".

Separazione Venezia-Mestre

piazza san marco piazza ferretto-2

Ma è stato anche l'anno in cui si è fatto un gran parlare del referendum per la divisione di Venezia e Mestre in due comuni diversi. La volontà dei gruppi civici e delle associazioni cittadine che hanno sostenuto con forza la necessità di andare al voto era quella di accorpare il voto a quello per l'autonomia del Veneto, da una parte quale incentivo per andare a votare, dall'altra un espediente per garantire un consistente risparmio economico. Da una parte la volontà di molti cittadini, dall'altra il costante diniego da parte del sindaco Luigi Brugnaro e il mancato nulla osta del presidente della Regione, Luca Zaia. "Quattro referendum sono abbastanza per poter dire che ai veneziani non interessa separare il capoluogo dalla terraferma", questo in sintesi è stato il pensiero del primo cittadino. La partita per il referendum sta registrando un periodo di stasi, ma è ancora aperta, e la speranza delle associazioni è che si possa andare al voto il prossimo 4 marzo (se confermato, giorno delle elezioni Politiche).

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