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Cronaca

L'azienda è delocalizzata all'estero: nasce il loro "sogno americano"

La produzione della Ditec fu spostata all'estero, e Rita e Francesco decisero di fare il salto oceanico. Ora gestiscono una gastronomia in California

Una scelta che li ha premiati. Come riporta il Gazzettino, la vita di Rita Cestaro, mestrina, e Francesco Molino, trevigiano, è cambiata dopo che l'azienda per la quale lavoravano, la Ditec, ha deciso di spostare la produzione all'estero.

I due, compagni nella vita, avevano raggiunto delle posizioni rilevanti all'interno dell'azienda svedese di Quarto d'Altino nella quale lavoravano, lei all'ufficio del personale, lui in quello degli acquisti. Poi la decisione dell'impresa, un fulmine a ciel sereno: Rita e Francesco si sono mossi da subito, provando a salvare il proprio posto di lavoro e quello dei colleghi, con proteste e numerosi scioperi organizzati dai sindacati. Ma non c'è stato nulla da fare. L'impresa è stata delocalizzata e 57 lavoratori sono finiti in mobilità. Molti non hanno ancora trovato un posto di lavoro.

La coppia, allora, ha deciso di fare il grande salto. Un salto oceanico. Dopo due anni transitori, fatti di lunghi viaggi in America, e di brevi esperienze in aziende veneziane, hanno aperto, da circa tre settimane, una gastronomia in California, vicino Sacramento. Il nome? L'italianissimo: "In mezzo alla foresta". I due raccontano di aver deciso di seguire le proprie passioni, ovvero l'America e la cucina, per dare una svolta alla propria vita, vivendo due anni di grossi sacrifici, nei quali non avevano una casa e facevano dei lavoretti per mantenersi.

Dopo una lunga battaglia burocratica per ottenere permessi e visto, hanno dato vita al proprio angolo d'Italia negli Stati Uniti. Rita racconta che tutti sono molto gentili e curiosi, che vanno letteralmente matti per l'accento italiano, e che i piatti preferiti sono le lasagne e il tiramisù. Francesco, invece, sostiene che anche da oltreoceano fanno il tifo per i propri ex colleghi, ricordando come siano passati da un'attività che porta via il lavoro in Italia, ad una che vuole importare le specialità del belpaese, supportandone anche la ripresa economica.

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