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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Marghera / Via Banchina dei Molini

Scintille tra Balasso e Arpav sul fascio di luce a Porto Marghera. L'ente: "Chiesti chiarimenti"

Il comico rodigino si scaglia contro l'agenzia ambientale: "Da cosa ci protegge?". Oggetto del contendere la luce sparata a 72mila watt nel cielo. La risposta: "Vigiliamo sul territorio"

L'Arpav accusata di non proteggere a dovere la salute dell'ambiente e dei cittadini dopo aver rivisto (almeno per il momento) il documento di diffida inviato al Comune di Venezia. A scagliarsi contro l'agenzia di protezione ambientale è il comico e attore Natalino Balasso, che, in riferimento al nuovo fascio di luce proiettato in cielo da Porto Marghera (Ramses II), parla di un progetto che inquina e arreca danno al buon senso. "L’Arpav revoca la diffida al Comune di Venezia - scrive su Facebook - per il cazzone di luce alto, dicono, 12 chilometri, che dovrebbe vedersi in tutto il Veneto. Il fascismo luminoso di Brugnaro spara in cielo 72mila watt di disperazione. La domanda è: da cosa ci protegge, esattamente, l’Arpav?".

Chiesti chiarimenti al Comune

L'ente regionale, a sua volta, si difende tramite un tweet, spiegando di agire "nel rispetto delle norme e delle procedure" e precisando che, nella comunicazione fatta al Comune l'11 gennaio, "abbiamo usato una formulazione impropria, quella della diffida. La successiva comunicazione ha correttamente sostituito la prima ed è finalizzata ad acquisire gli elementi tecnici necessari a valutare la situazione per i provvedimenti conseguenti". Insomma, la vicenda potrebbe non finire qua: dipende dai dettagli che emergeranno dall'analisi delle specifiche di Ramses II, che dovrebbe rimanere acceso salvo imprevisti fino a marzo.

Arpav: "Vigiliamo per i cittadini"

Rispondendo al quesito di Balasso, Arpav ricorda di essere impegnata "proprio a Porto Marghera nelle attività di controllo del vasto sito di interesse nazionale su cui si svolgono attività di bonifica e messa in sicurezza. Arpav effettua verifiche ispettive negli impianti soggetti alla direttiva Seveso e i controlli AIA nazionali nelle aziende presenti nel sito, presidia h24 in collaborazione con la sala operativa dell'Ente zona industriale tutta l'area garantendo l'informazione ai cittadini e un pronto intervento in caso di emergenze ambientali". "L'anno scorso - conclude - i nostri operatori hanno effettuato oltre 33 mila controlli, oltre 16 mila sopralluoghi, nei nostri laboratori sono stati effettuati oltre 55 mila campioni per controllare l'aria, l'acqua e il suolo. A fianco delle forze dell'ordine interveniamo negli incendi e nelle calamità naturali. È questa la tutela che offriamo ai cittadini: un organismo super partes che vigila".

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