rotate-mobile
Cronaca Spinea

La porta scorrevole non si apre, bimba incastrata con la testa: chiesti i danni

L'episodio mercoledì 7 dicembre in un supermercato di Spinea: la piccola nell'incidente ha riportato un trauma cranico, Adico agirà per vie legali

Una bimba di un anno e mezzo si è trovata con la testa bloccata fra due porte scorrevoli in un supermercato di Spinea e si è procurata un trauma cranico. L'episodio mercoledì 7 dicembre: la piccola si trovava in compagnia dei genitori che hanno assistito alla scena. La porta scorrevole anzichè aprirsi alla presenza di una persona è rimasta chiusa. A quel punto papà e mamma di fronte all’atteggiamento "non accomodante o comprensivo" del direttore del punto vendita, hanno deciso di rivolgersi all’Adico che, con il proprio ufficio legale, chiederà i danni per quanto accaduto.

A parlare A.M. la 22enne mamma della bimba: “Abbiamo deciso di rivolgerci all’Adico perché il comportamento del direttore è stato alquanto scorretto. Ha detto che la porta funziona benissimo e in pratica ci ha accusato di inventare tutto, non so poi per quale ragione. Tra l’altro ci sono dei testimoni che hanno visto la scena: mia nonna, che è cliente abituale di quel punto vendita e che stava facendo la spesa con noi, e una cassiera che è sbiancata alla vista di mia figlia incastrata fra le due porte”.

Tutto è accaduto attorno alle 18.20: “Eravamo arrivati alla cassa e stavamo pagando. A un certo, mentre stavo prendendo il passeggino, mia figlia si è diretta verso l’uscita. La porta scorrevole, che era aperta probabilmente perchè era appena uscito un cliente, s’è chiusa incastrando la testa di mia figlia e non s’è più aperta. Siamo corsi ad aiutarla e abbiamo dovuto aprire i pannelli della porta forzandoli”. La giovane mamma, dopo l’iniziale spavento, ha chiesto di parlare con il direttore il quale, appunto, non ha creduto alla versione raccontata. “Quando siamo arrivati a casa all’improvviso la mano di mia figlia s’è gonfiata – continua la ragazza – Siamo andati in pronto soccorso, abbiamo raccontato la vicenda ed è emerso che mia figlia aveva un lieve trauma cranico”. Qualche giorno dopo la 22enne di Spinea s’è presentata ancora nel negozio per chiedere i dati dell’assicurazione, ma non ha ottenuto nulla. “Ora – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – tramite il nostro sportello “risarcimento danni” chiederemo appunto i dati dell’assicurazione per procedere con una richiesta di indennizzo. Seguendo il racconto della signora, constatiamo che la questione poteva essere chiusa con delle semplici scuse da parte del direttore. Ora, invece, chiederemo i danni”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La porta scorrevole non si apre, bimba incastrata con la testa: chiesti i danni

VeneziaToday è in caricamento