Tragedia a San Donà: ragazzo di 15 anni muore annegato nel canale
Il giovane giovedì mattina stava giocando in via Canale Navigabile. Poi è caduto in acqua. Ma l'amico che era con lui ha aspettato ore per dirlo
Dal gioco alla tragedia. Tutto in pochi istanti, anche se poi l'allarme è scattato a ore di distanza dai fatti. Maledettamente tardi. Lascia sgomenti ciò che è accaduto giovedì mattina a San Donà di Piave: un ragazzino di quindici anni di nazionalità albanese è morto annegato nelle acque adiacenti a via Canale Navigabile, nelle vicinanze di una specie di idrovora. Stava giocando su una specie di piattaforma in cemento sul ciglio del canale, dopodiché l'imprevedibile.
Il ragazzino ha perso l'equilibrio, per cause ancora al vaglio delle forze dell'ordine, ed è caduto in acqua. L'amico, forse sotto shock, non avrebbe lanciato l'allarme subito. Si sarebbe invece allontanato in preda a chissà quali pensieri. Disorientato evidentemente da ciò che aveva visto o dal fatto di non essere riuscito ad aiutare l'amichetto in difficoltà. Sono tutte congetture allo stato delle cose. Perché di sicuro ci sono ben pochi elementi, e tutti lasciano senza fiato.
L'allarme è stato lanciato solo durante le prime ore della serata alle forze dell'ordine. I genitori della vittima preoccupati per il mancato ritorno a casa del figlio stavano già per chiedere aiuto, ma anche l'amico alla fine deve aver raccontato ciò che era successo. Di più, deve aver indicato il punto in cui si era verificato il fattaccio. Sul posto si sono quindi precipitati i vigili del fuoco. Una squadra ha deciso di provare un tentativo disperato in attesa dei sommozzatori: l'assenza di corrente permetteva loro di muoversi in un'area piuttosto circoscritta.
Nonostante fosse buio pesto i pompieri si sono avventurati nel corso d'acqua con un mezzo nautico e, attraverso un apposito bastone che alla fine reca una specie di gancio, sono riusciti ad "arpionare" gli indumenti del ragazzino. Il cui corpo si trovava completamente sott'acqua, ormai privo di vita. La salma è stata trasportata a riva. Pochi dubbi su chi si trattasse, pochi dubbi sul fatto che sia una tragedia che toglie il respiro. Pochi minuti prima delle otto e un quarto, dunque, si sono spente definitivamente anche le ultime speranze dei genitori della vittima. In attesa di notizie nella caserma dei carabinieri della città del Piave.