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Cronaca San Donà di Piave

San Donà, aperta un'indagine per il bambino di 5 anni che ha perso la vita al pronto soccorso

Esposto dei genitori ai carabinieri per far luce sulle cause del decesso: "Vogliamo sapere se poteva essere evitato". Già nei giorni precedenti il piccolo era in preda ai dolori

I genitori del bambino di 5 anni deceduto al pronto soccorso di San Donà chiedono verità. Per questo il loro legale, come riportano i quotidiani locali, ha presentato un esposto ai carabinieri della città del Piave, sulla cui base la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo d'indagine. Perché, secondo la versione dei genitori nigeriani del piccolo, residenti a Musile da tempo, le sofferenze della vittima sarebbero iniziate già tre giorni prima del decesso.

Sarebbero seguite visite dal pediatra, consulti, acquisti di medicine in farmacia e accertamenti al pronto soccorso. Quando il 30 dicembre il bambino ha raggiunto il nosocomio, però, la situazione era di molto peggiorata. A una prima rianimazione il paziente sembrava aver risposto, dopodiché il nuovo collasso. E la morte. Sul corpicino del piccolo è stata subito effettuata un'autopsia e, su disposizione della magistratura, ne sarà con ogni probabilità effettuata un'altra. I magistrati intendono far luce sulle effettive cause della morte dello sventurato, per accertare nel caso se ci siano rilievi di tipo penale.

Di certo c'è un dolore impossibile da cancellare per i genitori e la sorellina di pochi anni del piccolo. L'esposto è finalizzato a capire se il bambino avrebbe potuto essere salvato, visto che i dolori, specie all'altezza dell'addome, sarebbero stati presenti da più giorni. Fin da subito sono stati escluse cause virali o atti di violenza. Si attendono sviluppi dalle ulteriori analisi che con ogni probabilità saranno disposte nelle prossime ore. 
 

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