Parto tragico all'ospedale di Chioggia, bimbo nasce morto: "Subito indagine interna"

Nonostante gli sforzi, un parto ha avuto esiti tragici mercoledì mattina all'ospedale di Chioggia. Lo comunica in una nota la stessa Ulss 14, che dichiara come un bambino sia nato morto a causa di un nodo "vero" di cordone ombelicale. Il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia, il dottor Luca Bergamini, ha immediatamente attivato, come atto dovuto da procedura aziendale, una commissione interna per valutare gli eventi accaduti.

Durante tutta la gravidanza della signora, sulla quarantina, il feto non avrebbe mai manifestato segni di sofferenza tramite gli esami di rito. Le visite e i vari monitoraggi eseguiti nell'arco dei nove mesi, avrebbero sempre mostrato un bambino che cresceva bene, senza problemi. Il 31 agosto alle 2.30, alla signora si sono rotte le acque prematuramente e si è quindi proceduto al ricovero in ospedale. "Subito sono cominciati i monitoraggi come previsto da protocollo, prima che iniziasse il travaglio", spiega l'Ulss. 

I controlli non avrebbero però dato alcun segno premonitore di quanto di lì a poco sarebbe potuto accadere. Alle 7 la paziente, come da procedura, sarebbe stata portata nella sala monitoraggi, dove il controllo avrebbe rivelato un'alterazione del tracciato. "Immediatamente è stata attivata la procedura per taglio cesareo in emergenza effettuato direttamente in sala parto - si legge nella nota - Alle 8.04 il bambino è nato morto, nonostante il tentativo di rianimazione degli anestesisti e pediatri".

La causa del decesso risulterebbe attribuibile a un nodo vero di funicolo al cordone ombelicale. Si tratterebbe di un'evenienza non così rara, imprevedibile, e dalle conseguenze a volte drammatiche perché improvvisamente determina la cessazione del flusso sanguigno dalla placenta al feto. "L'azienda sanitaria - conclude il comunicato - da una prima valutazione, può garantire che tutte le procedure sono state attuate nella maniera corretta. L'Azienda sanitaria, e in particolare tutti i professionisti del reparto ginecologico, si stringono attorno al lutto della famiglia".