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Cronaca

Principio d'usura, spese non dovute Il commercialista "gela" la banca

Si era visto consegnare un decreto ingiuntivo da ben 65mila euro, ma ha preteso di vederci chiaro. Il giudice ne ha tolti quasi il 40 per cento

Una battaglia legale tra banca e commercialista, terminata a favore di quest'ultimo, si è svolta tra i banchi del tribunale di Venezia. A “scamparla” è stato il professionista sandonatese, mentre per l'istituto di credito sono arrivate le accuse per principio di usura e spese non dovute. A riportare la notizia sono i quotidiani locali, che parlano di un decreto ingiuntivo notificato nel 2010 al commercialista di San Donà da parte della sua banca, un foglio provvisoriamente esecutivo per il pagamento di circa 65mila euro, oltre agli interessi, per saldo debitorio di conto corrente.

NON DOVUTI – Inizialmente il professionista aveva tentato di procedere per via extragiudiziale, invitando la banca a non procedere, ma ogni richiesta in questo senso è stata immediatamente respinta. L'uomo ha quindi deciso di procedere per vie legali, e ha incaricato il suo avvocato di far valere le sue ragioni. Il rappresentante legale ha quindi portato davanti al giudice una perizia che evidenziava l’applicazione illegittima da parte della banca di interessi usurari, anatocistici e commissioni di massimo scoperto, eppure ci sono voluti ben tre anni di udienze e pratiche burocratiche per arrivare alla prima conclusione: la consulenza tecnica d’ufficio disposta dal giudice ha dimostrato che la banca, nel corso del rapporto, aveva applicato, a danno di Striuli, interessi e spese non dovute per oltre 24mila euro, arrivando quindi ad una riduzione riconosciuta in sentenza di quasi il 40% delle richieste. Il magistrato ha quindi sospeso la provvisoria esecutorietà e subito dopo revocato il decreto ingiuntivo, mentre il commercialista ha già promesso di rendere nota la sentenza anche in fase penale.

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