rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

Chioggia, la barca-ristorante comprata con i soldi "sporchi" dello spaccio: sequestrata

L'imbarcazione, del valore di oltre 600mila euro, è stata ricollegata ad un gruppo criminale disarticolato nel maggio del 2016. Era censita nei principali siti enogastronomici del web

Secondo le indagini della guardia di finanza era stata comprata e adibita a ristorante galleggiante. Una struttura molto nota nella zona. Nella mattinata di giovedì, i militari del Nucleo di polizia tributaria di Venezia, in collaborazione con la Squadriglia Navale di Chioggia, hanno sequestrato una imbarcazione fluviale, acquistata con presunto denaro sporco proveniente dal traffico internazionale di stupefacenti. Si tratta della seconda parte degli accertamenti scaturiti da un'indagine penale, denominata Apocalisse, che portarono in carcere (oltre ad altri 12 indagati) anche i 2 fratelli Boscolo Meneguolo. Le fiamme gialle hanno approfondito le indagini dal punto di vista fiscale, arrivando alla richiesta di sequestro del ristorante, chiamato Ittiturismo Salutemar. Quest'ultimo è intestato alla moglie di Giuliano Boscolo Meneguolo.

Il ristorante galleggiante sequestrato (foto Finanza)

Il provvedimento, emesso dall’ufficio del gip del Tribunale di Venezia, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, è giunto al termine di una lunga serie di accertamenti, che hanno permesso di ricostruire il patrimonio accumulato, sempre secondo l'accusa, in modo illecito dai componenti del gruppo. Gli approfondimenti delle forze dell'ordine hanno permesso di ricollegare l'acquisto della chiatta-ristorante agli introiti derivati da un traffico di stupefacenti interrotto proprio dalle fiamme gialle a maggio 2016. Nella circostanza, furono eseguite 27 misure restrittive, di cui 14 in carcere, a carico di noti pregiudicati, alcuni legati alla Mala del Brenta.

Il valore della barca sequestrata supera di molto il prezzo di acquisto della struttura galleggiante, pari a circa 600mila euro, considerate le spese per avviare l'attività e per la ristrutturazione del natante. La compravendita sarebbe avvenuta nel 2009, ma poi seguirono altri lavori per renderla un ristorante a tutti gli effetti. L'apertura in anni piuttosto recenti. Durante questo lasso di tempo le persone coinvolte avrebbero dichiarato redditi definiti "miseri", incompatibili con gli investimenti eseguiti. L'imbarcazione si trova attualmente nell'area lagunare antistante la città di Chioggia, ed è censita nei principali portali enogastronomici della rete. Segnalata soprattutto per la sua posizione suggestiva. 

L'operazione è stata resa possibile dalla normativa antimafia, che permette il sequestro di beni acquistati con i proventi dell'attività illecità. Requisita anche un'imbarcazione di 6 metri utilizzata per spostare il ristorante galleggiante alla bisogna. Gli uomini della guardia di finanza nella tarda mattinata di giovedì stavano ancora ultimando le attività.

Allegati

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chioggia, la barca-ristorante comprata con i soldi "sporchi" dello spaccio: sequestrata

VeneziaToday è in caricamento