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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Quattro imbarcazioni utilizzate come alberghi galleggianti irregolari

Sono state individuate da guardia di finanza e polizia locale alla Giudecca e Sacca Fisola. Erano pubblicizzate sui principali portali online e potevano ospitare fino a 75 persone

Quattro imbarcazioni da diporto, due delle quali battenti bandiera inglese, utilizzate a tutti gli effetti, senza avere i titoli abilitativi, come alberghi galleggianti. A individuare le unità, ormeggiate nelle isole della Giudecca e di Sacca Fisola, sono stati i finanzieri del I Nucleo operativo metropolitano e della stazione navale, in collaborazione con la polizia locale. Le strutture abusive erano pubblicizzate online, nei principali portali specializzati nella promozione e gestione di alberghi e strutture ricettive.

Le barche erano sfruttate "in coppia", gestite come unica struttura. Due erano di stanza alla Giudecca e collegate con una passerella. Nel corso di un sopralluogo, gli operatori hanno trovato a bordo quattro ospiti e un lavoratore. All'interno erano state adibite 17 cabine dotate di bagno (con sistemazioni in tripla e doppia) per un totale di 40 posti letto, locale reception/bar e soggiorno/salotto. Le altre due imbarcazioni, invece, erano ormeggiate nell'adiacente Sacca Fisola: anche in questo caso erano collegate internamente e gestite come unica struttura ricettiva, che poteva ospitare fino a 35 persone. Durante l'ispezione, finanzieri e municipale hanno trovato all'interno 16 ospiti e quattro lavoratori.

Continua così ad essere fruttuosa la collaborazione tra guardia di finanza e polizia locale lagunare, che dall'inizio della scorsa estate hanno intrapreso un piano congiunto di intensificazione dei controlli nei confronti delle strutture alberghiere e ricettive, per scovare b&b e affittacamere irregolari, abusivi o non in regola dal punto di vista fiscale. Un progetto che si avvale anche di "Dogale", applicativo sviluppato dal nucleo polizia economico-finanziaria, che valuta le strutture attraverso degli indicatori di rischio - numero di recensioni degli utenti, giudizi, posti letto, imposta di soggiorno - e le confronta poi con quelle censite nel database comunale e con le interrogazioni condotte sulle banche dati anagrafico-tributarie.

Al termine dell'iter amministrativo, il Comune di Venezia ha condiviso le conclusioni di fiamme gialle e polizia municipale, disponendo il provvedimento di cessazione delle due attività ricettivo-alberghiere, poiché esercitate senza averne i necessari requisti.

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