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Cronaca Jesolo

Spiagge "mangiate" dal mare, Confturismo: «La soluzione sono le barriere sommerse»

L'associazione lo propone da anni: costerebbe parecchio, ma meno della somma di quanto viene speso ogni volta che l'acqua inonda il litorale. E potrebbero essere coinvolti Stato e Ue

Estate 2016, stagione iniziata e siamo punto a capo. Una violenta mareggiata sferza il litorale veneto, raggiunge gli ombrelloni e si porta via la sabbia. Così, dopo il sopralluogo di venerdì con all’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli ribadisce la necessità di una soluzione definitiva. E rilancia (come ormai da anni) la proposta di barriere sommerse, utili anche al ripopolamento ittico del nostro Adriatico. Un’idea apprezzata a suo tempo dalla stessa Regione.

“Questa soluzione – spiega Michielli - prevede che sia coinvolto lo Stato centrale, che incassa i canoni demaniali senza contribuire per nulla al ripascimento delle nostre spiagge. Prevede inoltre contributi dell'Unione Europea per un grande esperimento pilota ecologico all’avanguardia in Europa. Negli ultimi giorni le nostre spiagge hanno patito le conseguenze di un evento meteorologico un tempo inconsueto per questa stagione, ma che già da qualche anno si ripete. Allora perché non sperimentare una soluzione alternativa che potrebbe risolvere una volta per tutte il problema?".

"Gli operatori turistici hanno sempre fatto la loro parte - continua Michielli - già il giorno dopo le mareggiate le spiagge sono sempre state rimesse in ordine perfetto, come è successo anche ora. Ma non si possono continuare a spendere milioni di euro più volte all’anno. Per i ripascimenti la Regione Veneto ha finora letteralmente buttato a mare decine di milioni di euro, è ora di pensare ad un investimento duraturo per una soluzione definitiva”.

Intanto sono al lavoro i tecnici del Genio civile di Venezia e della protezione civile regionale per delineare il quadro della situazione in previsione degli interventi. Per accelerare i tempi l’assessore veneto alla protezione civile e alla difesa del suolo rivolge comunque l’invito ai sindaci dei comuni interessati a fornire quanto prima una relazione dettagliata con la loro quantificazione dei danni. “È opportuno inoltre – fa presente l’assessore – che le amministrazioni locali si mettano in contatto con il Genio civile per definire insieme quali sono le migliori modalità per intervenire sulle spiagge".

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