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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

San Donà prende possesso dei beni confiscati alla criminalità

Ci sono appartamenti, garage e metà di una villa. Lasfanti: «Li utilizzeremo per l’accoglienza di cittadini in emergenza abitativa e per quei progetti che riguardano l’autonomia di persone con disabilità»

Un ufficio, 5 appartamenti, 3 garage, 2 posti auto coperti e la metà di una villa in zona residenziale entrano nel patrimonio del comune di San Donà di Piave. Lo ha stabilito l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminalità, rispondendo ad una manifestazione di interesse avanzata dall'amministrazione comunale.

Gli immobili, che sono concentrati nelle vie centrali e nelle zone residenziali, devono essere utilizzati esclusivamente per finalità sociali, come previsto dalla normativa. Alcuni, prima di essere pronti, avranno necessità di interventi di manutenzione e di messa a norma. La vicesindaca e assessora alle Politiche sociali Silvia Lasfanti precisa: «Li utilizzeremo sia per l’accoglienza di persone in situazione di emergenza abitativa, sia per quei progetti che riguardano l’autonomia delle persone con disabilità. Abbiamo già comunicato alla Conferenza dei sindaci la nostra disponibilità ad utilizzare uno degli appartamenti confiscati nell’ambito della linea di intervento finanziata dal Pnrr che riguarda la disabilità».

«Ringrazio gli uffici per il lavoro che stanno svolgendo, non solo per completare le procedure di inserimento dei beni nel patrimonio comunale ma anche per renderli fruibili il prima possibile - aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Lorena Marin – dal momento che l’Agenzia per i beni confiscati impone dei requisiti molto stringenti e sottopone a verifica l’utilizzo dei beni affidati da parte degli assegnatari».

Per il sindaco Andrea Cereser, «la cattiva notizia è che anche nel nostro territorio sono presenti e prosperano le organizzazioni mafiose. Quella assolutamente positiva è che le forze dell’ordine e il sistema giudiziario sono riusciti a individuarle e a confiscare i loro beni mettendoli a disposizione della collettività».

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