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Cronaca Murano

Padiglione Luxus Biennale, Filctem: "Sprecata occasione unica per il vetro di Murano"

Il segretario Cgil dei chimici veneziano, Riccardo Colletti, sposa la polemica degli artigiani che rilanciano: "Venerdì un convegno sui mestieri tradizionali del centro storico"

Il sindacato dei chimici veneziano, Filctem Cgil, è sulla stessa lnghezza d'onda degli artigiani di Murano e fa sua la polemica nei confronti del sindaco Luigi Brugnaro, sulle scelte fatte in occasione del padiglione Luxus della Biennale.

“Rappresenta la conferma di quanto già avevamo detto - scrive il segretario Filctem Cgil, Riccardo Colletti, - in occasione del cambio di destinazione d’uso delle fornaci muranesi, approvato poco tempo fa con la loro trasformazione in strutture alberghiere. La scelta degli oggetti e dei marchi inclusi nel padiglione, di cui si sono lamentati in primis gli artigiani, fa una scelta di parte, ma non di certo di parte veneziana e forse neanche italiana, visto che, secondo quanto riportato dai quotidiani locali, fra la merce esposta ci sarebbe quella della 'Zafferano' di Quinto di Treviso, le cui linee di produzione si trovano nell’Est Europa e in Oriente".

"La Biennale - ribadisce Colletti - doveva essere un’occasione di promozione dell’arte del vetro muranese. Invece i primi a non venir coinvolti sono stati proprio quelli che lo producono e continuano a farlo, nonostante le molte difficoltà. E questo in barba a tutti i proclami fatti da Brugnaro davanti allo stesso ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, qualche mese fa, in occasione dell'istituzionalizzazione dell’area di crisi sull’isola. Ancora una volta con i fatti si lancia un messaggio che non lascia spazio a dubbi. Murano interessa al primo cittadino in relazione al turismo, agli affari, al commercio. La salvaguardia della produzione e la promozione del vetro artigianale vengono lasciati fuori da una vetrina di portata internazionale come la Biennale. Eppure il sindaco stesso qualche settimana fa ci aveva confermato, nel corso di una riunione al Comune, di non considerare vetro di Murano neppure quello fatto alla Giudecca. Dopo però di fronte ai fatti che contano, il sindaco fa il contrario di quello che dice."

Il sindacato ritiene che "Questa modo di agire fa capire come Brugnaro, capace di arrivare alla pancia della gente, metta continuamente all’angolo gli interessi della comunità, per mettere i propri al centro".

E conclude Colletti. "Siamo stanchi di sentire messaggi propagandistici e persone scelte in funzione degli affari del primo cittadino. Guardiamoci attorno. Cosa sta accadendo a Venezia? Stiamo perdendo servizi sociali, educativi, attività produttive, il Casinò, si stanno massacrando i lavoratori pubblici, sviluppando solo interessi di parte e privati. Pensavamo di aver superato quella deriva. Invece la politica di questi ultimi anni, a nostro avviso, sta continuando, estendendo le radici delle proprie convenienze a tutti i punti d’interesse della città e dell’hinterland. Penso abbiano fatto bene a contestare, gli artigiani e Promovetro, queste scelte inaccettabili del sindaco, mentre alcuni partiti parlano di 'conflitti d’interesse'. Ed è proprio su questo versante che deve essere fatta chiarezza. Dalle aree di Porto Marghera a Murano, e in tutti i comparti produttivi del Veneziano”.

Sulla stessa lunghezza d'onda Francesco Grimaldi, restauratore e presidente della categoria Artistico e Tradizionale della Cna di Venezia, che rilancia: "Venerdì un convegno sui mestieri tradizionali del centro storico. In un'ottica propositiva, che superi anche il rituale delle polemiche, e sappia mettere costruttivamente attorno a un tavolo tutti i soggetti, istituzionali e non".


 

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