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Cronaca

Biennale Teatro, consegna dei Leoni d'oro e opere in programma

Il festival inizierà venerdì con la consegna dei premi alla carriera per Castellucci e Liddel. Poi spazio agli ultimi lavori di Rigola e Lemper

Il 42esimo Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia si apre sotto il segno del ''leone'': venerdì 2 agosto nella Sala delle Colonne di Ca' Giustinian alle 16 verranno consegnati il Leone d'oro alla carriera a Romeo Castellucci ''per aver fatto dell'Italia un riferimento internazionale attraverso le sue opere'' e del Leone d'argento per l'innovazione teatrale ad Angélica Liddell ''per il suo teatro di resistenza che ne ha fatto una delle maggiori artiste europee''. Un duplice debutto, poi, per la serata inaugurale: “El policia del las ratas” (Teatro alle Tese, ore 19), firmato da Alex Rigola, direttore del Festival, per la prima volta a Venezia in qualità di regista, e una stella di prima grandezza come Ute Lemper (Teatro La Fenice, ore 21.30) con il repertorio Brecht-Weill di cui è maestra indiscussa.

I PROTAGONISTI - Autore di incisive riscritture di grandi classici che lo hanno reso noto oltre i confini della Spagna e anche in Italia, come la trilogia shakespeariana - Giulio Cesare, Tito Andronico, Riccardo III, cui si sono poi aggiunti Coriolà e lo scorso anno Mcbth (Macbeth), Alex Rigola ha frequentato molta drammaturgia moderna e contemporanea ma ha messo in scena anche testi di scrittori celebri, come il romanzo incompiuto di Roberto Bolao, 2666. E a Bolao, autore di culto, torna Rigola con l'adattamento per le scene del racconto “El policia del las ratas”, interpretato da due fuoriclasse del teatro ispanico, Andreu Benito e Joan Carreras. Tratto dalla raccolta Il gaucho insostenibile, il racconto è l'inchiesta del detective Pepe el Tira che, sulle tracce di un killer seriale, rovista nei bassifondi limacciosi della società, un mondo dai risvolti kafkiani.

LE TEMATICHE - Nella storia di questo detective solitario, che è anche un omaggio al racconto di Kafka “Giuseppina la cantante, ovvero il popolo dei topi”, Bolao ''rivendica uno spazio per l'individualità, per la differenza. Una differenza che richiede un lavoro continuo per sopravvivere e spesso risulta incomprensibile per chi ci circonda. Una storia in cui si rivendica uno spazio per la figura del poeta, dell'artista. In un momento in cui tutta la cultura sembra essere valutata principalmente per le statistiche di vendita e la quantità di pubblico, Bolao rivendica, critica, attacca e difende quello spazio per la letteratura e l'arte. Lo spazio dell'arte per l'arte. Uno spazio dove tutto può diventare poesia ed eccellenza indipendentemente dai commenti e dai giudizi populisti. Al di fuori di quello che piace alla maggioranza. Al di fuori dell'opinione generale'' (A. Rigola). Lo spettacolo replicherà il 3, 6 e 7 agosto sempre alle 19 al Teatro alle Tese.

MULTIFORME - Al Teatro La Fenice nella stessa serata, alle 21.30, va in scena il recital “Ute lemper sings Brecht-Weill”. Danzatrice per Maurice Béjart e Pina Bausch, attrice per Robert Altman e Peter Greenaway, cantante per Luciano Berio ma anche per Elvis Costello, Philip Glass, Michael Nyman, Nick Cave, Tom Waits, Ute Lemper ha calcato i palcoscenici dei teatri più importanti e inciso per le maggiori case discografiche raccogliendo i massimi premi - dal Molière al Lawrence Olivier.

ARTE SONORA - Con il fascino delle dive di un tempo, da Marlene Dietrich a Lotte Lenya e Edith Piaf di cui è la naturale erede, Ute Lemper abbraccia un repertorio sterminato, il cui punto fermo è nel Kabarett degli anni fra le due guerre (di Kurt Weill ha inciso l'integrale) e si allarga alla canzone d'autore francese di Brel, Ferrè, Vian, ai canti yiddish e dell'est europeo, ai leggendari musical (Cats, Cabaret, Chicago), al tango di Astor Piazzolla fino al jazz. Ma qualunque cosa canti Ute Lemper vi imprime la sua anima, perché ''Ogni canzone è una pièce di teatro che racconta di un paradiso perduto, e ci parla di oggi, e di noi'' (U. Lemper). Accanto ai classici di Weill e Hollaender, come Surabaya Johnny, La ballata di Mecky Messer, Lola e Falling in Love, ci saranno anche la canzone d'autore francese e le poesie d'amore di Neruda, l'ultimo progetto della Lemper, destinato a diventare un nuovo Cd.

(ANSA)

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