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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Fra Mose, frodi e traffici: bilancio di un anno di attività della Finanza

Le fiamme gialle tirano le somme delle attività svolte nel 2014: su tutte la maxi inchiesta legata alla gestione del sistema di paratoie mobili

Il Mose come emblema del malaffare, ma non solo. Il 2014 si è rivelato per la guardia di finanza un anno molto impegnativo nel Veneto e in particolare nella provincia di Venezia, facendo emergere una serie di reati in materia di tutela della spesa pubblica, lotta alle frodi, evasione fiscale, criminalità organizzata ed economica, contrasto ai traffici illeciti. Nella regione 387 denunce per reati contro la pubblica amministrazione, tra cui 40 arresti; controlli ad appalti pubblici per 12 milioni; individuazione di sprechi per 33 milioni e frodi ai finanziamenti pubblici per 84 milioni; 644 gli evasori scoperti, 1.279 i criminali fiscali, di cui 21 arrestati; sequestrati beni per 13 milioni, 1,5 milioni di prodotti contraffatti; 575 controlli di contrasto al gioco illegale, con irregolarità nel 20% dei casi; sequestrati 450 chili di droga, 2 tonnellate di sigarette di contrabbando, denunciati 343 responsabili, di cui 117 arrestati.

In materia di reati contro la pubblica amministrazione le fiamme gialle ricordano in particolare l’operazione "Antenòra", che ha permesso di svelare un’associazione che vedeva coinvolti esponenti di spicco della politica, dell’imprenditoria e della p.a. stessa. Tutto è cominciato nel 2009, quando da una verifica a una cooperativa chioggiotta (facente parte del Consorzio Venezia Nuova) è emersa la presenza di fatture per operazioni inesistenti. Attraverso il sistema delle fatture false venivano creati fondi neri a favore della dirigenza del Consorzio utilizzati per il compimento di attività illegali, quali corruzione e finanziamento illecito a partiti politici. Di qui il "terremoto" del Mose.

Per quanto riguarda la salvaguardia delle risorse marittime, sono state riscontrate 137 violazioni con sequestro di oltre 28 tonnellate di prodotti della pesca, nonché 17 mezzi navali. Tra questi spicca l’operazione "Laguna Reset", che ha portato alla disarticolazione di un sodalizio criminale dedito alla pesca di vongole in aree interdette ed alla commercializzazione in Italia e all’estero. Il servizio è culminato con l’applicazione di 40 ordinanze di misure cautelari per i reati di associazione a delinquere, ricettazione, frode in commercio, falso ideologico in atto pubblico, danneggiamento aggravato.

Tra le situazioni più insolite la guardia di finanza ricorda invece l’arresto di un cittadino britannico di 77 anni, ufficialmente residente a Las Vegas, sbarcato in Laguna da un volo proveniente da San Paolo del Brasile. Aperto il trolley e le due valigie che l'anziano portava al seguito sono saltate fuori 60 tra creme per il corpo e deodoranti. A dispetto della signorilità e dell'eleganza dell'uomo, all'interno delle confezioni sono stati trovati 10 chili di cocaina.

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