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Cronaca

Più donatori ma meno sacche di sangue, il bilancio Avis del 2013

In uno strano paradosso aumentano i cittadini disposti a donare ma diminuiscono le scorte. Nel 2014 l'ufficio chiamate per gruppi sanguigni

Tempo di bilanci anche per l'Avis veneziana, che in uno strano paradosso per il 2013 registra un calo nelle donazioni a fronte di un aumento nel numero di donatori. Complice forse la crisi, e la minore disponibilità ad ottenere giornate libere per il prelievo in ospedale, nell'ultimo anno si sono raccolte meno sacche di sangue anche se, come riporta la Nuova Venezia, a fare la differenza (in negativo) non sono le attività di piazza o associazionali ma proprio i centri trasfusionali ospedalieri, dove si registra un calo del 3 per cento rispetto al 2012.

MENO DONAZIONI – In totale le sacche di sangue arrivate agli ospedali della provincia dovrebbero essere circa 43mila, tra le 12.312 dagli associati, le 5.370 sacche derivate dalle attività domenicali di piazza e quelle raccolte in ambito pubblico. Aumentano però gli associati, che ora sono oltre 30mila in tutta la provincia, con ben 1.250 nuove “leve” registrate nel 2013. Importante, da questo punto di vista, continuare le campagne di sensibilizzazione per i giovani, nelle scuole e nelle piazze, per far capire l'importanza di quello che resta un gesto “gratuito” e senza ripercussioni: si dona, ma non si perde nulla. Ora, per rilanciare le donazioni, anche a Venezia si pensa all'introduzione dell'ufficio chiamate, che sarà in grado di “smistare” con maggiore efficienza i donatori, contattandoli in base al gruppo sanguigno e, in caso le scorte siano già corpose, chiedendo loro di donare plasma. Venezia resta la maglia nera del veneto, intanto, ma per chi volesse aiutare fino a fine mese chi donerà durante le giornate dedicate potrà partecipare al sorteggio di un pacco regalo con panettone, pandoro e bottiglia offerto dal gruppo Alì.

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