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Cronaca

Debito del Comune tagliato di 14 milioni: dopo il 2017 bilancio di Ca' Farsetti più leggero

Approvato in giunta il rendiconto consuntivo: disavanzo diminuito di 16 milioni in 2 anni e mezzo, flussi di cassa migliorati. Assieme alle partecipate conto economico di +50 milioni

Debito e disavanzo giù, accantonamenti su. Le frecce nelle tabelle inserite nella delibera sul bilancio consuntivo 2017 del Comune di Venezia sono quasi tutte verdi, indicando un rendiconto che migliora nelle sue criticità (che permangono) e che mette a segno performance di tutto rispetto. Dal 2014 al 2017 il debito di Ca' Farsetti è stato ridotto di 37 milioni e negli ultimi 12 mesi si è registrata una "sforbiciata" di 14. Merito anche del fatto che l'assenza della "ghigliottina" costituita dal Patto di stabilità ha permesso di programmare in modo più strutturato spese ed eventuali introiti. 

Il disavanzo 

Tra i corridoi di Ca' Farsetti filtra ottimismo e si porta come esempio la riduzione del disavanzo del 2014 (spalmabile su 28 anni), portato da 72,7 milioni di euro a 56,5. Sono 16,2 milioni in 2 anni e mezzo, sborsando ben di più di ciò che le rate imporrebbero, con la volontà di togliersi dal groppone un bel macigno contabile. Una ricetta univoca non c'è: i segni "+" sarebbero il risultato di oculatezza nella spesa e di maggiori controlli su, ad esempio, il pagamento delle imposte. "Nessun taglio ai servizi, solo un modo di gestire il bilancio come fa il buon padre di famiglia", si sottolinea.   

Il conto economico

Guardando al panorama generale della macchina pubblica lagunare, Comune e società partecipate, tra entrate e uscite, nel 2017 hanno registrato +50 milioni di euro circa, quando nel 2016 il dato positivo era stato di 9,9 milioni di euro. A definire la performance una ventina di milioni in plusvalenze su conferimenti in Veritas (con aumento di capitale), le ricadute concrete dell'andamento positivo del consuntivo e una quindicina di milioni di euro legati a immobiliarizzazioni in corso. 

Flussi di cassa 

Ciò che conta, però, è la situazione di cassa: e nel 2017 ci sarebbero state più entrate che pagamenti a Ca' Farsetti. Il deficit si è chiuso a 6,2 milioni di euro, mentre nel 2016 era stato di 62 milioni. Dal 22 luglio 2017, poi, non si sono resi più necessari anticipi di cassa onerosa (su cui bisogna pagare gli interessi) generando un risparmio di 1 milione di euro secco. In questo modo i margini di manovra si allargano, permettendo di lavorare senza l'acqua alla gola anche sul Fondo per i crediti di dubbia esibilità e sul "Fondo rischi", legato alle cause pendenti. Per questo tipo di situazioni il Comune ha accantonato 28 milioni di euro, andando a coprire il 100% della somma necessaria (quando la legge imporrebbe di coprirne fino al 70%). Eventuali decisioni giudiziarie negative per Ca' Farsetti, non dovrebbero quindi mettere in crisi dall'oggi al domani i conti.
 

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