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Cronaca

Si avvicina la scure. Zappalorto: "Non sono superman, futuri tagli"

Il commissario: "In bilancio decisioni equilibrate. Non prevediamo la vendita del casinò. Interveniamo in tutti i settori ma niente rivoluzioni"

Si avvicina il momento delle decisioni. Perché entro luglio c'è un bilancio consuntivo da approvare, e per farlo bisogna mettere in ordine i conti. Due le strade che si possono imboccare: o si taglia o si aumentano le tasse. Da questo punto di vista, però, il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto è chiaro. Saranno prevalentemente tagli di spesa, perché prima ci sono gli sprechi da combattere. "Interverremo sulle politiche sociali, ma anche sulle partecipate e sul personale dove sarà necessario - spiega il commissario - Non ci sarà nessuna rivoluzione. Non faremo nulla di ciò che sarà strettamente necessario. Vedo un certo scoramento in giro, dobbiamo collaborare tutti insieme". Zappalorto quindi vuole gettare acqua sul fuoco, in un certo senso tranquillizzare la cittadinanza. Anche se è probabile che alcuni servizi considerati fiore all'occhiello del centro storico e della terraferma, il famoso "welfare veneziano", dovranno vedere calare su di sé la mannaia. "Toccheremo purtroppo anche i bisogni dei cittadini - continua Zappalorto - Interverremo su certi servizi che nell'immaginario collettivo facevano parte di una certa cultura civile locale, per la quale la città era diventata simbolo in Veneto".

Tradotto: ci saranno ridimensionamenti nelle agevolazioni comunali e nei servizi. Ma non saranno interventi a macchia di leopardo. Anzi. "In questi giorni ci siamo fatti un'idea su dove, come e quanto intervenire - spiega - Ci stiamo facendo un quadro della situazione in modo da non creare squilibrio, o creare la sensazione di misure squilibrate nei confronti delle varie categorie di cittadini".

Tutto ciò senza vendere il casinò, come era già chiaro. "Non è una decisione semplice dato che si tratta di un assett particolarissimo, che c'è solo in poche città in Italia - sottolinea - Io sono un commissario che durerà forse fino a primavera, quindi il mio tempo è limitato. Decidere se affidare il casinò a una società esterna, probabilmente estera, significa impegnare le future amministrazioni di Venezia per i prossimi trent'anni. Nessuno si darebbe da fare per un tempo inferiore". In questa ottica, dunque, venerdì sono stati approvati alcuni adeguamenti Istat (dovuti per legge): lievitano dunque le tariffe degli asili nido e del parcheggio di Sant'Andrea a piazzale Roma, che passa da sei euro a sette per un paio d'ore. "Operazioni dovute - spiega Zappalorto - altrimenti saremmo stati perseguibili. Ci muoviamo comunque nel solco dell'amministrazione precedente. Che non ha amministrato male. Quindi nessuna rivoluzione. Ma non sono un taumaturgo e nemmeno superman. Il nostro obiettivo è di lasciare la città dopo le elezioni con un clima politico abbastanza sereno in modo da agevolare chi subentrerà al nostro posto. Ho dei poteri, state certi che li userò tutti".

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