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Cronaca Santo Stino di Livenza

Chiusa bisca clandestina a Chions, 33enne di San Stino nei guai

Il blitz venerdì sera da parte della guardia di finanza. Nel locale si giocava d'azzardo fino a notte inoltrata. Denunciate 11 persone

Gestiva una bisca a Chions, nel Pordenonese, assieme alla fidanzata e a un socio. Un 33enne residente a San Stino di Livenza è stato denunciato per esercizio del gioco d'azzardo dalla guardia di finanza. Il blitz venerdì scorso in quella che formalmente doveva essere la sede di una associazione sportiva dilettantistica. Di fatto, invece, era diventato uno dei punti di riferimento per gli amanti del gioco d'azzardo della zona. Parcheggio pieno e tanta gente intenta a partecipare ai tornei.

All'interno del locale, nella sala poker, le fiamme gialle della compagnia di Pordenone hanno trovato otto tavoli occupati (tra le otto e le dieci persone sedute, tra cui operai, studenti, professionisti) dei nove totali. A ogni tavolo un croupier intento a gestire la partita. Il problema, però, è che mano a mano che i tornei a eliminazione continuavano fino alla finale, il vincitore (o i vincitori) andavano in cassa a "riscuotere" il montepremi in palio in contanti. E questo è un reato. Fiches sui tavoli, ma soldi in tasca all'uscita.

I baschi verdi tenevano sotto controllo da alcuni giorni il locale, che sorge in una zona relativamente isolata. In una saletta riservata, secondo gli inquirenti, c'era anche un tavolo "cash", dove si poteva giocare "al rialzo". Il torneo bloccato dai finanzieri venerdì era iniziato alle 21.30 e sarebbe continuato fino a notte inoltrata. Per chi veniva eliminato, però, non si concludeva la serata. Poteva continuare a gareggiare in partite "minori" aggregandosi con altri giocatori.

Un giro di soldi ingente, che ha portato al sequestro di circa 5mila euro in contanti al momento del blitz e poi di 15mila euro nell'abitazione del socio pordenonese dell'associazione, 43enne. Il 33enne di San Stino di Livenza, fidanzato con la presidentessa dell'associazione, una 25enne del Trevigiano, costituiva uno dei punti di riferimento della bisca. Ora la sala poker del locale (che non ha completamente chiuso i battenti) è sotto sequestro. Denunciati anche gli otto croupier sorpresi a gestire le partite del torneo.

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