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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bolletta del gas da settemila euro, Adico riesce ad ottenere lo storno

L'associazione si è battuta per far riconoscere l'errore alla società di distribuzione, che ha dovuto capitolare di fronte al Garante nazionale

Si è concluso bene quello che ormai si era trasformato in un vero e proprio incubo durato quattro anni per colpa di una bolletta di conguaglio da quasi settemila euro imputabile al mancato azzeramento del contatore del gas, cambiato e mai registrato. Una residente di Trivignano si era infatti rivolta ad Adico alla fine del 2103 per contestare l’importo addebitatole da Eni e chiedere l’intervento dell’Autorità Garante per l’Energia elettrica e il Gas.

LA VICENDA - “Eni – scrive la stessa Associazione Difesa Consumatori - ha finalmente riconosciuto l’errore e stornato oltre quattromila euro dal saldo a debito della cliente. Adico ha fatto della lotta al fenomeno delle bollette pazze uno dei suoi cavali di battaglia, occupandosi negli ultimi sei mesi di oltre 500 casi”. La vicenda è iniziata il 2 dicembre 2009, quando viene cambiato il contatore del gas assegnato al padre della signora. Il 26 dicembre 2011 la consumatrice effettua la voltura a suo nome e da allora paga regolarmente le bollette. “Ad agosto 2013 – racconta sempre Adico - arriva la mazzata: una fattura Eni da quasi settemila euro relativa al periodo marzo-luglio 2013 e contenente un conguaglio da dicembre 2011 a marzo 2013. Tutta colpa del mancato azzeramento del nuovo contatore. Alla luce però del fatto che erano comunque state respinte tutte le autoletture, in quanto non compatibili con i dati in possesso del fornitore, Adico ha diffidato Eni a rettificare i conteggi chiedendo che alla signora venga attribuito solo quanto realmente consumato”.

BOTTA E RISPOSTA - Ad una prima replica di Eni, risalente allo scorso ottobre, nella quale in sostanza la società scaricava la responsabilità sulla cliente, replica il Garante, in novembre, decretando invece che all’origine della cifra a tre zeri in bolletta c’era il mancato aggiornamento dei terminali di Eni. Di questi giorni la comunicazione di Eni nella quale si impegna a stornare l’importo in sovrappiù: “Per una volta il buon senso ha vinto sulla burocrazia – commenta Carlo Garofolini – siamo felici per la signora che finalmente può tirare un sospiro di sollievo. Questo caso è emblematico delle difficoltà che i cittadini incontrano quando si trovano a doversi confrontare con le grandi compagnie”.

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