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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mirano

Caro energia, ristoratore diffonde una bolletta triplicata. Protesta a Mestre

La situazione del Venexian, simile a quella di molte imprese, con spese cresciute vertiginosamente nel giro di un anno. «Se va avanti così, entro fine anno chiudiamo»

Una bolletta dell'energia quasi triplicata, con la prospettiva che la prossima possa essere anche peggiore. Il titolare del ristorante Venexian di Mirano, Francesco Candio, manifesta la sua preoccupazione per una situazione non più sostenibile a causa dell’esplosione dei prezzi. E lo fa mostrando due conti della luce affiancati, quello riferito al luglio del 2021 e quello dello stesso periodo di quest’anno. La prima bolletta era di poco meno di 7mila euro, 12 mesi dopo la cifra è di 18.600. Oltretutto con un consumo di mille kwh in meno rispetto all'anno precedente.

Quello del Venexian è un caso rappresentativo delle difficoltà di tutto il mondo produttivo. Le aziende di tutti settori (ancora più quelle energivore) sono alle prese con costi cresciuti a dismisura nel giro di pochi mesi. «Si cerca di risparmiare qualcosa - spiega il ristoratore - ad esempio spegnendo prima l'aria condizionata, o chiudendo in leggero anticipo. Ma il grosso dei costi è fisso: se apro serve l'energia per attivare la linea di lavoro, le piastre, i forni, il condizionamento. E poi i banchi frigo, che restano sempre accesi». Risultato, appunto, una bolletta di 18.600 euro per un mese di attività. «E quella di agosto sarà ancora più alta - dice Candio - prevediamo che si aggirerà sui 25mila euro».

Se le cose vanno avanti così, tra pochi mesi si chiude: «Lavoriamo solo per pagare le bollette e tra poco non basterà più, quindi per la fine dell'anno sospenderemo l'attività. Aumentare più di tanto i prezzi sul menù non è possibile: per far fronte alle spese dovremmo far pagare 5-6 euro in più a coperto e non verrebbe più nessuno». Una delle gravi conseguenze, nell'ipotesi di una chiusura del ristorante, è la prospettiva di lasciare a casa una ventina di lavoratori. «Sono quindici fissi, più altri 4-5 a chiamata. Se chiudiamo cosa succede? Vanno in disoccupazione e a quel punto sarà lo Stato a pagare per mantenere tutti». Bisogna evitare questa evenienza. «Lo Stato deve intervenire urgentemente contro i rincari», ammonisce il ristoratore.

Il boom dei prezzi energetici è al centro di una manifestazione promossa da Confcommercio che si terrà mercoledì 14 settembre in piazza Ferretto, a Mestre. «In moltissimi casi l'importo delle spese è triplicato», segnala l'associazione, e ora «diventa impossibile resistere e sopravvivere». Per questo, nel corso della manifestazione, gli imprenditori simbolicamente stracceranno le fotocopie delle bollette di luce e gas. Parteciperanno commercianti, industriali, agricoltori e artigiani. Una «mobilitazione corale - spiega il presidente di Confcommercio metropolitana, Massino Zanon - per sollevare l'attenzione sui rincari e chiedere alla politica nazionale di adottare con urgenza contromisure tempestive ed efficaci. Serve una programmazione seria nel campo dell'autosufficienza energetica, del contenimento dei costi, del rilancio dell'economia, dello sviluppo del sistema Italia».

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