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Cronaca Lido

Distrutta in mare a Venezia una bomba d’aereo al fosforo della Seconda Guerra Mondiale

Le operazioni sono state eseguite nella giornata di oggi. L'ordigno era stato trovato all’interno del cantiere per la realizzazione del progetto ferroviario alta velocità Verona-Padova

Si sono concluse oggi alle 14.45 in mare, al largo di Venezia, le operazioni di distruzione di una bomba d’aereo al fosforo della Seconda Guerra Mondiale, rinvenuta lo scorso 30 maggio all’interno del cantiere per la realizzazione del progetto ferroviario alta velocità Verona-Padova nel territorio comunale di Altavilla Vicentina. Non essendo stati individuati luoghi idonei in provincia, l'ordigno è stato trasportato con un mezzo speciale, dopo essere stato neutralizzato, presso l’area di Fusina lo scorso 4 dicembre.

Le operazioni di distruzione dell’ordigno bellico, inizialmente previste per il 5 dicembre e rinviate per le condizioni meteomarine avverse, sono state guidate dal Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura di Venezia appositamente costituito presso la sala operativa di Mestre. La complessa attività ha avuto inizio questa mattina alle 7.50 con la partenza del convoglio per il trasporto dell’ordigno in mare. Le favorevoli condizioni meteo- marine hanno consentito di raggiungere l’area individuata per le operazioni di distruzione della bomba in poco più di due ore. Le operazioni si sono svolte in condizioni di assoluta sicurezza sia in mare sia nello spazio aereo con l'interdizione in via preventiva del transito e della circolazione in un raggio di mille metri dal punto individuato per la distruzione dell’ordigno bellico, presidiato dai mezzi navali di guardia di finanza, polizia, carabinieri e capitaneria. Presenti anche il personale dei vigili del fuoco, della polizia locale di Venezia, del Suem e della Croce Rossa.

La distruzione dell’ordigno è stata eseguita dagli artificieri dell’Esercito Italiano, in forza all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago (Verona), mediante l’apertura dell’involucro, posto all’interno di una struttura metallica, denominata camino, per consentire la fuoriuscita in sicurezza del materiale contenuto. L’apertura è stata eseguita alle 11.50 e sono state successivamente effettuate le attività di controllo della combustione del fosforo attraverso un accurato lavoro durato circa tre ore.

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