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Tornata la normalità: l'ordigno depotenziato ora verrà distrutto. Detonazione in mare VIDEO

I 130 chili di esplosivo verranno trattati fuori dalla bocca di porto di Malamocco. Operazioni delicate e rischiose. Il Veneziano tira un sospiro di sollievo

È stata disinnescata la bomba aerea della seconda guerra mondiale trovata nella prima zona industriale qualche tempo fa e rimasta per alcuni giorni in un sito protetto e controllato vicino al Vega di Marghera. Oggi, domenica 2 febbraio, l'operazione è stata portata a termine con successo attraverso la delicata azione di rimozione con svitamento, alla base e sulla testa, delle spolette dell'ordigno. Queste, messe in movimento, per via di un dispositivo meccanico all'interno, possono causare uno scoppio con propagazione di schegge fino a una distanza di oltre 1 chilometro.

Il trasferimento

L'abile, paziente e fredda azione dei militari dell'ottavo reggimento Guastatori Paracadutisti di Legnago (Verona) ha consentito di mettere in sicurezza l'area e quindi l'intera provincia di Venezia, concludendo le fasi anche prima del previsto. La parte smontata della bomba è rimasta all'interno dello stesso sito a Marghera, in condizioni di sicurezza, dove verrà fatta brillare, mentre i 130 chili di esplosivo del contenuto sono stati affidati ai militari della Marina Militare che li trasporteranno lentamente al largo, via mare, verso la bocca di porto di Malamocco, nel punto esatto definito dall'Autorità portuale. Qui avverrà la detonazione. Per l'esercito un'altra delle tante azioni di sicurezza portata a termine a benecificio dei cittadini. Tra tutti i militari che hanno seguito le operazioni, il colonnello Gianluca Dello Monaco dell'ottavo reggimento Guastatori Paracadutisti di Legnago, a capo dell'operazione, e il caporal maggior capo scelto Giuseppe Spataro team leader della squadra dello stesso reggimento che ha eseguito materialmente le azioni. Per la Marina Militare è intervenuto il maresciallo Augusto Mormile. «L’esercito è una insostituibile risorsa del Paese che, per merito di personale altamente specializzato, è capace di eseguire operazioni anche molto complesse e delicate», ha scritto il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo al termine di due distinte operazioni di disinnesco di ordigni bellici eseguite oggi a Venezia e Trento, ringraziando gli artificieri «per il lavoro quotidiano al servizio della comunità».

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