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A caccia di turisti alla stazione di Mestre, fermato un borseggiatore

La polizia ferroviaria, durante un controllo in abiti civili, ha fermato un criminale che aveva appena derubato una coppia di visitatrici dirette a Venezia

I periodi di vacanza come noto richiamano nelle località turistiche e nelle città d’arte numerosi visitatori e, purtroppo, al loro seguito, si muovono anche un buon numero di borseggiatori, pronti a rovinargli le vacanze alleggerendoli di portafogli, oggetti di valore o interi bagagli. In questi giorni la stazione ferroviaria di Mestre, naturale punto strategico per gli spostamenti dei viaggiatori che utilizzano il treno e che devono spostarsi verso il centro storico veneziano, piuttosto che verso lo scalo aereo o quello marittimo, diviene territorio di caccia per i borseggiatori.

Nello scenario dei flussi migratori dei turisti e dei loro predoni un ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini lo assolve la polizia ferroviaria che, nei periodi di ferie, rinforza il numero dei servizi specifici antiborseggio attraverso servizi a bordo treno e in stazione, impiegando tra gli altri agenti in abiti civili specializzati in tali servizi. Sabato, in tarda mattinata, una pattuglia della squadra di polizia giudiziaria del compartimento Polfer Veneto, impiegata in uno dei servizi in questione in abiti civili, notava nella stazione di Mestre un uomo originario dell’Est Europa che si aggirava con fare sospetto tra i turisti accodandosi più volte ai viaggiatori in attesa di acquistare un biglietto, abbandonando più volte ed inspiegabilmente la fila. Successivamente l’individuo si è spostato all’esterno della stazione e riproponeva il medesimo modo d’agire tra i turisti in attesa degli autobus diretti a Venezia, dando l’impressione di essere un borseggiatore in attesa di cogliere il momento più propizio per perpetrare un furto.

Questo tipo di borseggiatore porta sempre con se un giacca o una borsa che gli serve per nascondere i movimenti delle mani (veri e propri arnesi del mestiere) ed eventualmente custodire la refurtiva. Anche in questo caso l’uomo tenuto sotto controllo portava su una spalla uno zainetto apparentemente vuoto; dopo un paio di tentativi mancati, si è accodato a due turiste cinesi e approfittando della calca venutasi a creare durante la salita su un autobus della linea 2 diretto a Venezia, l'uomo ha iniziato a spingere le due ragazze l’una contro l’altra in modo tale da crear loro confusione e a far in modo che non prestassero troppo peso al contatto fisico. In tale circostanza, l’individuo, seguito da vicino da due agenti, ha spostato il proprio zaino sulla parte anteriore del proprio corpo andandolo a posizionare tra se e una delle turiste cinesi e più in particolare sopra alla borsetta che quest’ultima portava su una spalla.

All’interno dell’autobus, con la possibilità di poter contare su un raggio d’azione limitatissimo, il malfattore usando solo due dita, come fossero una pinza e occultandone i movimenti con lo zaino, è riuscito ad aprire la cerniera della borsetta della cinese, le ha sfilato il portafogli e lo ha assicurato all’interno del suo zainetto. Nel frattempo l’autobus si fermava alla fermata successiva. L’uomo che credeva di averla fatta franca è stato bloccato dagli agenti che hanno subito provveduto a restituire il maltolto alla malcapitata turista che di nulla si era accorta. Il borseggiatore è risultato essere cittadino rumeno di 45 anni già gravato da precedenti specifici per analoghi reati commessi su tutto il territorio nazionale ed è stato indagato in stato di libertà.

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