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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Favaro Veneto / bosco Ottolenghi

Volano pallini nel bosco, lo sparo di un bracconiere sfiora una coppia

Nella cintura verde del bosco Ottolenghi, tra Favaro e Dese, continuano i colpi di fucile "clandestini", che spesso rischiano di colpire i passanti

Una passeggiata nel bosco a rischio piombo. Una coppietta mestrina ha sudato freddo, nei giorni scorsi, quando la sua visita tra gli alberi e il verde del bosco Ottolenghi è stata bruscamente interrotta da una sventagliata di pallini partiti dalla doppietta impetuosa stretta tra le mani di un cacciatore irresponsabile. E ora, come riporta il Gazzettino, si chiedono provvedimenti.

SOPRA LA TESTA – I due innamorati erano impegnati in un tranquillo pomeriggio di svago nello spazio verde tra Favaro e Dese, quando la serena quiete del bosco è stata lacerata da un urlo, il comando autoritario impartito ad un cane da caccia; poi lo scoppio violento delle cartucce e una rosata di pallini che parte dalle fronde, fendendo l'aria a poca distanza dai due e facendo quindi a pezzi i rami tre metri sopra la coppietta. Un bello spavento per i due, che hanno lasciato rapidamente il boschetto per evitare incidenti più gravi, senza però dimenticarsi di denunciare il tutto alle autorità.

CACCIA DI FRODO – Si tratta, in realtà, solo dell'ultima segnalazione di questo tipo proveniente dal bosco di Mestre. Negli ultimi mesi, infatti, si sono moltiplicati i casi di bracconaggio nelle aree verdi della terraferma veneziana, con sempre più chiamate alla polizia e alla Provinciale per denunciare spari e colpi di fucile provenienti dalla cintura boscosa che corre a pochissima distanza da strade e abitazioni. L'area del bosco Ottolenghi sarebbe poi protetta, interdetta alla caccia, e non è possibile utilizzare armi da fuoco neppure se ci si trova a meno di 50 metri da binari ferroviari e strade. Insomma, chiunque abbia puntato il suo fucile e premuto il grilletto non era certo in regola con le leggi che disciplinano le attività venatorie in provincia. Intanto, proprio la Giunta di Ca' Corner ha deciso di rendere oasi protette anche il bosco dell'Osellino e quello di Campalto, ma simili iniziative servono a poco se non vengono fatte rispettare, lasciando invece via libera ai “bracconieri della domenica”.

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