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Cronaca Tessera

Stadio e arena in un bosco: il nuovo progetto della cittadella dello sport

È il fulcro del piano metropolitano per i fondi del Pnrr, presentato oggi dal sindaco Brugnaro. Eliminati alberghi e negozi, saranno sostituiti da un campus sportivo

«Il fil rouge è l'idea dello sport, perché sport è salute, conoscenza e valorizzazione delle persone. È cultura, esempio per i più piccoli e traino economico». Il sindaco Luigi Brugnaro presenta così il progetto Piùsprint, ovvero l'insieme degli interventi inclusi nella delibera metropolitana inviata al governo per l'ottenimento di quasi 140 milioni di fondi del Pnrr, a cui si aggiungo 194 milioni di cofinanziamento dei Comuni coinvolti (190 dal Comune di Venezia). Un totale di 333 milioni di euro per finanziare una serie di opere diffuse, la principale delle quali è il "bosco dello sport": stadio e palasport a Tessera, in sostituzione del vecchio progetto della "cittadella" da cui si distingue in particolare perché sono state eliminate tutte le strutture non sportive.

Stadio nel parco

Anzi, il progetto si svilupperà completamente all'interno di un'area verde: un parco con 79 nuovi ettari di superficie forestata, che si estende anche lungo il percorso della bretella autostradale. All'interno, nell'area individuata, tre spazi che ospiteranno rispettivamente lo stadio, il palasport e l'area educational, una sorta di campus con altre strutture sportive. «Un apparato paesaggistico fatto di piantumazioni e verde, anziché distese di cemento - dice l'architetto Danilo Gerotto, direttore dell'area sviluppo del territorio - Mentre per lo stadio abbiamo immaginato una suggestione con vetro e pannelli solari: strutture all'avanguardia sul piano della sostenibilità e dell'efficienza energetica». Il tutto, come previsto dalle regole del Pnrr, dovrà essere concluso entro marzo 2026.

Concept del futuro stadio del Venezia con palasport e campus

Eliminati negozi e alberghi

«In precedenza era stato sviluppato un piano che includeva una grande cementificazione - ricorda il sindaco Brugnaro - con alberghi e spazi commerciali per ripagare la realizzazione delle strutture. Ma questo tipo di business non sta più in piedi, così abbiamo azzerato 600mila metri cubi di cemento, lasciando solo le strutture sportive». L'area complessiva interessata dal progetto, però, si amplia: «Abbiamo comprato altra terra, in totale ci saranno 113 ettari di bosco». Nel progetto, inoltre, «c'è una strada che permette di evitare la zona dell'aeroporto, che servirà ai residenti e sarà utile anche nella prima fase della cantierizzazione della stazione ferroviaria».

Progetto su Tessera con collegamento ferroviario

L'amministrazione metropolitana insiste sul tema delle infrastrutture sportive: «Venezia è l'unica città in Italia che non ha impianti sportivi, li aspettiamo da 40 anni. Avremo uno stadio da 16mila persone, un palazzetto da 10mila, anche per eventi e concerti. Così, per vedere concerti di una certa dimensione, non saremo più costretti a spostarci a Bologna o a Verona». Nella stessa area, come detto, sorgerà anche la nuova linea di collegamento ferroviario con l'aeroporto: «Sarà un lavoro immenso - dice Brugnaro - che comprenderà la fermata stadio. Anche su questo il governo ci ha appoggiato. Il concetto è proprio quello di creare connessioni a livello metropolitano».

Riepilogando, il piano per Tessera si suddivide in cinque parti:

  • completamento nuova viabilità Tessera - aeroporto: l’intervento prevede l’estensione della viabilità al bypass di Tessera, comprensivo dei sottoservizi (finanziati con Pnrr), che sarà oggetto di successivo accordo di programma;
  • bosco dello sport, opere a verde e di paesaggio: per dimensioni e importanza delle opere, si è ritenuto di sviluppare un progetto specifico a sé stante rispetto alla parte edilizia. L’intervento sarà cofinanziato dal Comune;
  • arena: una nuova arena per gli sport al coperto e per gli spettacoli, che sarà in grado di ospitare fino a 10.000 persone sedute;
  • stadio: opera concepita principalmente per il calcio ma anche per altri sport, come il rugby; dotata servizi, dimensionata per 16.000 spettatori comodamente seduti e al coperto.
  • area educational e sport: area dove pubblico e privato potranno interagire realizzando strutture sportive di dimensioni minori, percorsi studio a diversi livelli e di medicina, una piscina olimpionica. L'intervento, che potrà essere realizzato anche per successivi stralci, non è al momento finanziato, ma sarà oggetto di successivi accordi.

Interventi diffusi

In tutto sono 28 i comuni della città metropolitana che partecipano ai finanziamenti, ognuno con la sua parte di progetto. Annone, Caorle, Cavallino, Cavarzere, Ceggia, Chioggia, Cinto, Dolo, Eraclea, Fiesso, Fossalta di Piave, Jesolo, Marcon, Martellago, Meolo, Mira, Mirano, Musile di Piave, Noale, Portogruaro, Pramaggiore, Quarto d’Altino, San Donà, San Michele, San Stino, Spinea e Torre di Mosto. Una rete di interventi coordinati: «L'impostazione del governo - ha fatto presente il sindaco - è che il progetto metropolitano sia fatto in sintonia tra i Comuni. In alcuni casi abbiamo chiesto ai sindaci di riconfigurare i propri piani». Il "pacchetto" è stato inviato ieri sera, nei prossimi 30 giorni si arriverà il responso.

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