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Cronaca

Commercio, la rivoluzione. Stop negozi "apri e chiudi": le pendenze passano nell'atto notarile

Le nuove regole dell'assessore Costalonga. «Nessuno può ripartire da zero. Le sanzioni seguono la concessione e vanno pagate, pena la sospensione dell'attività». Introdotta la fideiussione bancaria come deposito a garanzia, e la confisca delle merci

Dall'antipaccottiglia per dare un freno ai negozi di articoli di bassa qualità a Venezia, alla nuova delibera appena costruita (e che dovrà andare in Commissione e in Consiglio per la disamina e l'approvazione) per regolare il commercio sulle aree pubbliche: è l'ultimo atto dell'assessorato al Commercio e Attività produttive del Comune, guidato da Sebastiano Costalonga. Il regolamento intanto rafforza le misure contro chi non rispetta le disposizioni, con la possibilità di sospensione dell'attività fino a 20 giorni, con la confisca della merce posta in maniera non conforme (oltre il perimetro, per terra, appesa sulle porte, ecc.). «Così si danno alla polizia locale gli strumenti per intervenire contro le irregolarità in maniera più puntuale ed efficace», commenta Costalonga.

Ma la vera rivoluzione sta nel passaggio delle pendenze con l'amministrazione comunale, che il gestore ha accumulato (sanzioni), all'interno dell'atto notarile nel momento in cui si va a chiedere il rinnovo della concessione per continuare a esercitare la propria attività. In poche parole i debiti con il Comune, i comportamenti non conformi, gli eventuali danni causati nel corso della gestione, non si cancellano, e per ottenere il rinnovo e mandare avanti l'impresa occorrerà sanare tutto il precedente: pena la non concessione degli spazi da parte del Comune. «Così mettiamo un punto sul sistema "dell'apri e chiudi" utilizzato da diversi esercizi per aggirare sanzioni e obblighi, evitando di mettersi in regola per poter ripartire da zero», commenta il Comune. Insomma un nuovo sistema costruito con il supporto dell'avvocatura civica che costituisce una rivoluzione, perchè se viene chiesta la concessione senza pagare i precedenti l'autorizzazione comunque resta sospesa. Discorso diverso vale naturalmente se la concessione è "ex novo" e riguarda un immobile che è stato messo a bando. In questo caso non c'è passaggio di pendenze nell'atto notarile.

«Sono regole che abbiamo pensato affinché resistano, come l'antipaccottiglia, a eventuali ricorsi - spiega Costalonga - Facendo in modo che l'azione della Municipale sia più incisiva e possa intervenire sulle situazioni di degrado. Strumenti che permetteranno - dice l'assessore - di vedere quella Venezia diversa che vogliamo e dare una responsabilizzazione al subentrante e anche al proprietario che affitta l'azienda, che deve venire a conoscenza dei comportamenti non consoni. La corresponsabilizzazione è una proprio una delle leve su cui sono state studiate queste proposte».

Il regolamento vale per Venezia e terraferma. Quella del passaggio delle pendenze nell'atto notarile rappresenta un unicum in Italia. Ma c'è di più. Le nuove disposizioni dell'assessorato al commercio veneziano prevedono anche l'introduzione di una fideiussione bancaria per le nuove attività e per i subentri, in modo che vengano coperti in anticipo, con una sorta di caparra, eventuali danni cagionati o mancati pagamenti dei canoni concessori. Infine, in tutti i banchi fissi e mobili dei mercati del Comune (circa 1.550-1.600), ad eccezione dei mercati di antiquariato, è stata vietata la vendita di abbigliamento e calzature usati. Questi banchi non ci saranno più. «Erano confusionari e avevamo segnali che non ci fosse tutela del consumatore, con tensioni peraltro che si erano create fra i venditori - spiega il Comune - Dobbiamo avere certezza che la merce sia di corretta provenienza». Unica eccezione, se ci sarà l'organizzazione di un mercato "vintage" con operatori qualificati, non ci sarà problema per l'usato (che va dichiarato). 

Infine, sul tema del rispetto delle metrature dei banchi specie in centro storico, con molti sconfinamenti segnalati, le norme di questo nuovo regolamento agevoleranno i controlli dei vigili, afferma Costalonga, poiché c'è la confisca della merce, e nel passaggio societario rimane poi traccia delle irregolarità precedenti. La prossima settimana, mercoledì, Costalonga incontrerà le categorie e poi ci sarà la possibilità in Commissione e Consiglio di apportare modifiche.

Non è invece previsto un nuovo Regolamento generale quest'anno, ma un aggiornamento dei pianini e un riordino delle situazioni rimaste aperte. «Fare la programmazione col pianino ci consente di guardare avanti. Speriamo poi che il governo, in particolare sulle proroghe (ora concesse fino a fine anno sui plateatici per motivi economici), risolva alcune situazioni. Ma si tratta di un equilibrio delicato - spiega l'assessore - che comporta di tenere assieme l'ordine sulle strade con la possibilità di tenere in vita le attività, in una situazione di grande difficoltà con i rincari delle bollette. Stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità. Sperando di tornarci presto», conclude Costalonga.

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