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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Brugnaro: "Operazione verità fatta: bilancio, sforiamo nuovamente"

Preoccupazione del sindaco sul rispetto del Patto di stabilità. Aiuti illeciti: "Faremo causa". Casinò: "Equilibrio garantito solo fino a fine anno"

Una “operazione verità” sul bilancio comunale: è il tema del punto stampa settimanale che il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha tenuto venerdì mattina assieme all'assessore al Bilancio, Michele Zuin. Numeri alla mano, sindaco e assessore hanno dettagliato la situazione del bilancio comunale, appesantita da una serie di dati negativi: c'è il disavanzo di 72 milioni di euro con cui è stato chiuso l'esercizio finanziario 2014, suddiviso in 28 esercizi e che quindi graverà per anni nei futuri bilanci per 3,9 milioni di euro all'anno. Ma anche gli oneri di urbanizzazione, previsti per oltre 26 milioni di euro di entrate e che in realtà hanno finora fruttato poco più di 4 milioni di euro. Non va meglio per il piano delle alienazioni delle proprietà comunali, per le quali era prevista un'entrata di oltre 32 milioni di euro, ma nella realtà ci si è fermati a circa metà della cifra. Preoccupazione desta anche la criticità in cui si trova il Fondo immobiliare Città di Venezia e i mutui contratti da alcune società partecipate con la Banca Europea degli Investimenti (Bei), a cui il Comune fa da soggetto fidejussore.

SGRAVI FISCALI E CASINÒ. "Faremo causa", ha annunciato il primo cittadino, in riferimento alla multa inflitta dalla Corte di giustizia europea per il mancato recupero di riduzioni e sgravi fiscali concessi tra il 1995 ed il 1997 (per complessivi 114 milioni), giudicati come aiuti di Stato a 1.645 imprese di Venezia e Chioggia e quindi dichiarati illegittimi. L'applicazione di interessi composti, ha aggiunto il sindaco, "porta ad ulteriori quattro milioni da sborsare, due a carico del Comune e due di Cmv". "La città cadrà, il dato di fatto è che ci stanno uccidendo - rileva - Non ci diano lezioni da fuori, perché non abbiamo colpe e l'unica responsabilità delle amministrazioni precedenti è quella di non aver detto la verità". Ma è l'intera situazione finanziaria del Casinò a essere drammatica, visto che Brugnaro ha annunciato che l'equilibrio economico è garantito soltanto fino al 31 dicembre, con l'esborso di 6 milioni di euro.

SOCIETÀ PARTECIPATE. Particolarmente critica anche la situazione di Insula, società alla quale il Comune deve affidare la realizzazione di opere pubbliche per un importo annuale non inferiore a 20 milioni di euro, con un aggio del 17%: un meccanismo che inevitabilmente pesa sul bilancio comunale, anche in considerazione della drastica diminuzione delle risorse derivanti dalla Legge Speciale. "Stiamo pensando ad una riorganizzazione - ha annunciato Brugnaro - studiando le soluzioni migliori, perché così non possiamo più andare avanti".

PATTO DI STABILITÀ. Ca' Farsetti lo definisce una spada di Damocle, dato che al momento ha uno sforamento di circa 64 milioni di euro. "Senza pensare a tutti i 'furti' subiti - spiega il sidaco - avanziamo da Roma quasi venti milioni che, con il patto di stabilità, dovremo invece oltretutto pagare di multa. È un eufemismo dire che rischiamo di sforare per la terza volta. E poi non ci vengano a dire che ci fanno delle regalie con gli sconti". "Oggi - ha specificato l'assessore Michele Zuin - siamo sotto di 43.317.555,54 euro, per cui, per tornare ai 21.058.136,61 previsti dal patto, lo scostamento è di 64.375.692,15 euro: una situazione pesante, che ci siamo trovati e che denunciamo".

FONDI PER LE SCUOLE. "Lunedì delibereremo 200mila euro per le piccole manutenzioni delle scuole - ha annunciato Brugnaro - pur cercando di fare tutti i risparmi possibili, alla fine si ricade sempre su questo, togliendo risorse per famiglie e scuole". Zuin ha quindi sottolineato che "nel bilancio di previsione, su cui stiamo già lavorando adesso, ci sarà una grandissima attenzione alla spending review su direzioni, municipalità e società partecipate, riguardo alle quali non possiamo prendere acriticamente il piano del commissario".

SITI DI INTERESSE NAZIONALE. "Chiederemo di uscire dai Sin per rilanciare Porto Marghera - ha detto il sindaco - Va cambiato l'atteggiamento generale nei confronti di Venezia capendo che con le 'mance' non si fa niente: vanno invece garantite entrate sicure per la città, oltre ad agevolazioni per la sua specialità, facendo ad esempio uscire Porto Marghera dal Sin o accettando quel che la città, al di là di quelli che non si arrendono, ha votato sulle grandi navi". "Quel che chiediamo - conclude Brugnaro - è che ci lascino liberi di lavorare, che ci permettano di sviluppare la nostra economia, visto che questo non è avvenuto tenendoci sotto tutela. Il Comune deve ad esempio partecipare anche alla gestione del Mose e del porto. Noi crediamo ancora nello Stato; ma bisogna che anche lo Stato creda in questa città".

“È una vera e propria operazione verità - ha ribadito il sindaco - che vogliamo pubblicizzare adesso poiché è importante che i cittadini capiscano i meccanismi che hanno portato allo sbilancio dell'ente”. Brugnaro infatti ha spiegato come poste di bilancio importanti fossero in realtà previsioni che poi non hanno avuto riscontro nella realtà: “Questo modo di operare è andato avanti per troppi anni, ma soprattutto sono mancati il coraggio e l'umiltà di dire alla città come stavano le cose”. “Ma dobbiamo anche – ha continuato il sindaco – fare di tutto per far rifinanziare la Legge Speciale, in ragione dell'assoluta specificità di Venezia. Mi auguro che, anche grazie all'azione dei parlamentari amici di Venezia, si arrivi ad un impegno concreto del Governo in tal senso, poiché al momento gli unici che stanno difendendo Venezia siamo noi veneziani, siamo quelli che ci vivono e che ogni giorno combattono con i mille problemi legati alla sua salvaguardia”.

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