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Cronaca

Produttività, sul piatto gli stessi fondi del 2015: "Ora criteri nuovi, priorità alla meritocrazia"

L'ha annunciato il sindaco Brugnaro: "Siamo pronti a discutere con i sindacati, se lo vorranno. Altrimenti sarà un altro atto unilaterale". Ci saranno 6,2 milioni di euro lordi

Tanti soldi. Quanti erano stati messi sul piatto nel 2015, prima del blocco del fondo per le indennità derivante dallo sforamento del patto di stabilità. Lo scenario però cambia: "Queste risorse saranno messe a disposizione dei dipendenti mettendo l'accento sulla meritocrazia - ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro in municipio a Mestre - se i sindacati in vista del 2017 vogliono sedersi al tavolo con noi ben venga. Altrimenti faremo un atto unilaterale come è stato per il 2016". Il rifinanziamento del fondo ammonterà al limite massimo consentito dalla legge di stabilità, ossia 4 milioni e 700mila euro netti, pari a 6,2 milioni di euro lordi. Come detto si tratta della stessa cifra erogata nel 2015, mentre l'anno seguente è stata di  nei limiti massimi consentiti dalla legge di stabilità. Nel bilancio per il 2017 saranno dunque nuovamente messi a disposizione 4 milioni 700 mila euro netti, pari a 6 milioni e 200 mila euro lordi, la stessa cifra erogata nel 2015. Nei 12 mesi seguenti, invece, di fronte alle sanzioni, il fondo è diminuito a 2,1 milioni di euro. 

Al fianco del sindaco c'erano anche l'assessore al Bilancio, Michele Zuin, la segretaria generale, Silvia Asteria, e la dirigente delle Risorse umane, Maria Margherita Fabris. “Nel 2016 – ha spiegato il sindaco – con tutti i problemi che ci siamo trovati a sostenere, abbiamo previsto di erogare 2 milioni e 100 mila euro netti, corrispondenti a 2 milioni e 700 mila di costo lordo per l'amministrazione. Con atto unilaterale i soldi verranno distribuiti, dopo l'approvazione del regolamento sulla valutazione del personale, in base a tre componenti: in primis la performance individuale, che potrà contare su un fondo di un milione e 65mila euro; poi la performance organizzativa, che vedrà un budget di 640mila euro; e infine le 'idee vincenti', cui saranno assegnati 426mila euro. Dall'anno prossimo, invece, la cifra a disposizione tornerà a essere quella del 2015, che verrà tuttavia distribuita non a pioggia, come accadeva in passato, ma sulla base della meritocrazia. Con modifica del regolamento sulla valutazione del personale si procederà all'erogazione unilaterale”.

Sarà su questo punto lo scontro (o il dialogo, si vedrà) con i sindacati: "Ridare gli stessi soldi del 2015 con il metodo della meritocrazia - ha sottolineato il primo cittadino - significa offrire l'opportunità a qualche dipendente di guadagnare qualcosa in più di quanto prendesse prima. Noi vogliamo premiare i meritevoli, i lavoratori che si impegnano a tutti i livelli, le persone che partecipano al miglioramento della vita della città. Quando parliamo di idea vincente non intendiamo l'idea geniale, ma l'impegno con cui ci si applica quotidianamente con il lavoro individuale e di squadra, per offrire un servizio migliore al cittadino. Partiamo a discutere adesso per il 2017 – ha concluso il sindaco - Siamo ben disposti ad ascoltare consigli e suggerimenti, purché si condivida questa visione della produttività. Facciamo un'azione trasparente, con i sindacati che ci staranno. Se poi non vorranno sarà un altro atto unilaterale. Con la stessa logica partiremo anche con le partecipate. E' una grande scommessa".

Critica sul punto la Cgil Funzione Pubblica: "Appaiono surreali e offensive (per non dire di peggio) le dichiarazioni del sindaco Brugnaro che chiama i sindacati alla responsabilità sul fare fronte comune per far funzionare la macchina comunale quando ha rotto le relazioni sindacali con atto unilaterale e non perde occasione di annunciare la sua personale lotta contro privilegi e andazzi vari che, per fortuna, esistono solo nella sua testa - dichiara Daniele Giordano, segretario Fp Cgil - Brugnaro annuncia di voler rifinanziare il fondo del salario accessorio allo stanziamento dell’epoca del commissario Zappalorto: niente di più e niente di meno. Sostanzialmente il sindaco fa divenire un annuncio roboante la scelta di ripristinare le risorse che sono state cancellate dallo sforamento del patto di stabilità che hanno, vista la riduzione delle sanzioni, pagato solamente i dipendenti (con 200 euro medi in meno al mese) e non i politici che sono i responsabili di quanto accaduto. Se volesse riaprire il confronto il sindaco dovrebbe almeno essere disponibile a ritirare quanto fatto, invece Brugnaro va avanti a testa bassa, peccato che per vedere se le cose funzionano la testa bisognerebbe alzarla. Come Cgil – continua Giordano – non siamo abituati a sederci a tavoli di trattativa con la minaccia di un atto unilaterale da parte della controparte o pensando di fare finta che i problemi non ci siano".

Critiche arrivano anche dal sindacato Diccap: "Il lupo perde il pelo, ma non il vizio - si legge in una nota - Proposte ne abbiamo fatte e consigli ne abbiamo sprecati a iosa senza alcun risultato, ma non molliamo e continueremo a fare proposte puntuali su le mille questioni aperte da Vertenze che si trascinano da più di un anno. Partiamo mettendo i puntini sulle i, dicendo che si sta parlando del fondo di produttività e non di variabilità come comunica l'amministrazione; un po' di confusione la si mette anche sui numeri parlando scorrettamente di netto e di lordo, invece che di parte fissa e di parte variabile del fondo stesso. Bisogna  smetterla di dare gli aut aut e di ringhiare minacciosi e arroganti convinti di avere la verità in tasca, perché la contrattazione è un'altra cosa".

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