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Cronaca

Profughi, Brugnaro al Prefetto: "Non accetteremo più migranti"

Il neo sindaco di Venezia ha minacciato di ricorrere alla manifestazione popolare. Poi ha parlato di commercio abusivo, vagabondaggio e grandi navi

"Ieri sera ho scritto al prefetto, dicendo che Venezia da oggi non dà più disponibilità di posti per accogliere migranti". Lancia un messaggio chiarissimo il nuovo sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ospite mercoledì mattina della trasmissione radiofonica "24 Mattino". E poche ore più tardi lo ripete a Ca' Farsetti, lanciando un monito a Roma: "La situazione non è più gestibile, anche il Prefetto ne è consapevole. Il Governo sta sbagliando con la sua politica di ingressi: dobbiamo difendere le nostre case, la nostra terra, il nostro popolo. Bisogna fare un blocco navale, chi se la sente può fare il militare e difendere le frontiere, chi non se la sente dia le dimissioni. Lancio un appello a Juncker, Renzi, Zaia: mettiamo a disposizione Palazzo Ducale per fare una conferenza europea e spiegare agli altri Paesi la nostra situazione, l'Italia deve tornare a governare questo fenomeno. Se le cose andranno avanti così, se il Governo tradirà la gente sono disposto a mobilitare le persone: il Governo rischia di trovare a Venezia una gigantesca manifestazione popolare. Spero che Renzi e Alfano capiscano, il patto l'ho fatto con i cittadini e solo a loro risponderò".

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"Abbiamo già da togliere un sacco di gente che gira e bighellona per le strade, che si ubriaca, fa accattonaggio molesto, che vende borse contraffatte" ha aggiunto Brugnaro in radio, insistendo poi sul tema della lotta al degrado e ai venditori abusivi: "A Venezia cominceremo a fare delle ordinanze: la gente non può permettersi di vomitare per la strada, non possono lavarsi nelle fontanelle pubbliche come succede a Mestre. Ma faremo anche ordinanze contro il vagabondaggio. I venditori abusivi vanno tolti da Venezia, assolutamente. Non è un problema del commerciante o semplicemente di degrado, esiste un problema di economia nazionale. La manifattura italiana vive sulla nostra originalità, così i nostri lavoratori, questo dobbiamo preservarlo difendendo i nostri prodotti. Lo faremo con tutta l'umanità possibile, senza astiosità, ma questa gente deve capire che le regole vanno rispettate".

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Brugnaro si è soffermato anche sulla sua appartenenza politica: "Non sono né di destra né di sinistra. Io non ci credo proprio alla destra e alla sinistra, non ci ho mai creduto, non ho mai avuto una tessera politica in 53 anni. Tifo la Reyer basket e sto con i cittadini". E ha confermato di guardare con simpatia a Renzi: “Confermo l’episodio citato dal premier. Quando Renzi è venuto a Venezia l’ho incontrato e gli ho detto: ‘Guarda che qui a Venezia l’unico renziano sono io’. Era una battuta ma non troppo: io stimo molto Renzi per il coraggio che ha. Come stimo molto Luca Zaia che alle ultime regionali è stato votato da tutti. Vuol dire che è una persona perbene ed è molto bravo ad amministrare. Entrambi ci hanno messo la faccia." Poi su Renzi: "La storia delle primarie lo sta fregando. Io l’ho anche detto ai suoi: le primarie o le regoli per legge o i famosi gruppi sociali organizzati che non hanno niente da fare partecipano in massa alle primarie e tu non fai un sindaco tuo. Così ha finito per non avere riferimenti sul territorio".

Non poteva infine mancare la discussione sul tema delle Grandi Navi: "C’è un movimento di protesta che ha trasceso le intenzioni originarie. Le navi non devono passare per San Marco e per il Canale della Giudecca e siamo tutti d’accordo su questa posizione, da sei anni. Ma nessuno ha indicato una via alternativa. Il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa ha proposto di scavare un nuovo canale, il Contorta. Io sono contrario. Le navi possono passare dal canale dei Petroli, arrivano fino alla raffineria e si immettono sul canale Vittorio Emanuele, che va sistemato e allargato, ma c’è già. Si arriva così alla Marittima e si salvano 5mila posti di lavoro". Da Brugnaro anche una battuta sul Mose: "Nel Mose c’è la questione della legalità e la magistratura sta facendo indagini. Vadano fino in fondo e secondo me arriveranno fino a Roma. A me interessa del Mose la parte ingegneristica. Tifo perché funzioni, perché considero il Mose una delle più grandi opere di ingegneria marittima al mondo".

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