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Sabato, 20 Aprile 2024
La polemica

Caro affitti, critiche alle parole del sindaco Brugnaro

«Se paghi 700 euro di affitto non meriti di laurearti», avrebbe risposto a uno studente, aggiungendo che però «bisogna saper cogliere la segnalazione di un malessere». L'opposizione protesta

Sono diverse le critiche ad alcune frasi pronunciate dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sul tema del caro affitti e alle proteste degli studenti in corso in tutta Italia. Oggi, 16 maggio, rispondendo ai giornalisti ha raccontato: «L'altro giorno viene un ragazzo da me, e mi dice: "io ho trovato un posto letto a 700 euro. Per me son troppi". Gli ho detto: tu non meriti di diventare laureato, perché se ti fai fregare 700 euro per un posto letto non meriti di diventare classe dirigente. Però bisogna saper cogliere una parte positiva, cioè la segnalazione di un malessere, di un problema».

«Io potrei rispondere - ha proseguito Brugnaro, secondo quanto riportato dall'Ansa - in maniera chiamiamola "fighetta", dicendo che abbiamo proposto di fare gli ostelli, abbiamo progetti. Ma al ragazzo che sta protestando oggi che gli dici? Lui vuole una risposta subito. Io gli dico che una volta che hai segnalato il problema poi cerca di ragionare. Io andavo anche a lavorare durante l'università. Se vuoi fare la vita studiando e andare a bere lo spritz, dico che se te lo puoi permettere fallo pure. Il modello dei campus americano è bellissimo, in America. Ma il problema è che siamo in Italia, siamo un Paese che vive di lavoro. Io voglio cogliere la parte buona di questa protesta, ma dico ai ragazzi se è proprio questo ciò che volete, o volete l'autonomia. E l'autonomia - ha concluso - è anche basarsi sul proprio lavoro».

Alle parole del sindaco risponde la Cgil Venezia, definendole «inopportune». «Abbiamo più volte dichiarato - dichiara il segretario generale Daniele Giordano - la solidarietà a studentesse e studenti in protesta nelle tende contro il caro affitti. Ci saremmo aspettati dalle istituzioni una risposta nel merito, data la contingenza del problema, particolarmente accentuato nel territorio veneziano». In città, prosegue, «i costi sono ormai proibitivi: il problema non è accettare o meno una stanza a 700 euro al mese, ma il fatto che la politica non si occupi di fornire una soluzione».

Dello stesso tenore la replica dell'opposizione politica. Per Rachele Scarpa, deputata Pd, «è irrispettoso prendersi gioco della disperazione degli studenti vittime di una speculazione selvaggia». Mentre la segretaria del Pd veneziano Monica Sambo commenta: «Abbiamo più volte chiesto al Comune di aprire un confronto sul tema della casa, ma siamo stati inascoltati. Chi sputa sulla sofferenza materiale delle persone schiacciate dalla crisi abitativa non merita di rappresentarle in ruoli importanti come quello di sindaco».

Per l'Unione degli universitari (Udu), le dichiarazioni di Brugnaro sono «insensibili e paternaliste». «Se ora paghiamo una stanza 700 euro al mese - commenta Marco Dario, dell'Udu - è colpa di politiche locali scellerate, che hanno alimentato il turismo di massa e svenduto la città. Serve porre un freno alle locazioni turistiche e convocare un tavolo con gli atenei e l'Esu Venezia per individuare edifici da riconvertire in studentati a prezzi calmierati».

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