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Cronaca Castello / Fondamenta Olivolo

Bruno Zennaro trovato morto a Venezia, sequestrato un martello

L'81enne, ex muratore, è stato scoperto senza vita dalla moglie nel suo letto a San Pietro di Castello. Due sacchetti di plastica e ferite alla testa

Solo l'autopsia potrà dare una risposta al giallo di San Pietro di Castello. Sabato mattina, infatti, una donna 66enne ha trovato il proprio marito morto in camera da letto. Il corpo della vittima, Bruno Zennaro, ex muratore 81enne, era disteso sul materasso con due sacchetti di plastica sopra la testa, legati sotto al collo. La donna, disperata, ha chiesto aiuto a una delle tre figlie della coppia, dopodiché è arrivato immediato l'allarme al 118. Il Suem ha chiesto l'apporto anche della polizia, trovandosi di fronte a una scena perlomeno sospetta. Sono subito intervenute le volanti e la squadra mobile.

All'inizio gli inquirenti avevano pochi dubbi sull'ipotesi del suicidio. L'anziano l'avrebbe fatta finita nella camera da letto della sua abitazione in fondamenta Olivolo. Liberando la salma dai sacchetti, però, si è scoperto che l'uomo aveva due profonde ferite alla testa. Se le era inferte lui? La posizione in cui si trovava il cadavere non sarebbe compatibile con i traumi al capo, nel caso in cui quest'ultimi fossero stati causati da una caduta per asfissia. Gli inquirenti, di fronte a questo aspetto, hanno iniziato a indagare a 360 gradi, annoverando tra le ipotesi della tragedia anche l'omicidio.

Nella stanza, vicino al letto, è stata trovata una mazzetta da muratore che potrebbe essere compatibile con le ferite rinvenute su Bruno Zennaro. L'oggetto (pulito, non sporco di sangue) è stato sequestrato per essere poi passato al setaccio dalla polizia scientifica, in cerca di impronte o possibili indizi che possano dare una spiegazione certa alla vicenda. Il fatto che il martello fosse "intonso" potrebbe portare a due spiegazioni: o lo stesso non ha avuto proprio parte in causa nella vicenda, oppure l'81enne (o un eventuale assassino) avrebbe sferrato i due colpi potenzialmente fatali quando c'erano già i sacchetti in testa.

Una risposta la si potrà avere solo con l'autopsia, che verrà disposta dal pubblico ministero Francesca Crupi. A far propendere gli inquirenti per il suicidio, il ritrovamento di un biglietto nella camera da letto della vittima in cui Bruno Zennaro chiederebbe scusa per l'estremo gesto.

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