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Cronaca

Bufera sul post social del professore e il testo di Meloni rovesciato. Si muove l'Università

Pioggia di condanne dopo il «compiacimento» del docente dell'università di Venezia per il volume dell'onorevole "a testa in giù". Fratelli d'Italia chiede la sua sospensione

«Il libro di Giorgia Meloni “a testa in giù” e la foto condivisa da un professore veneziano. Basta fomentare odio». Scoppia il caso, dopo l'esposizione in una libreria del volume della presidente di Fratelli d'Italia con la copertina rovesciata e l'immagine della leader a testa in giù. E a Venezia è bufera sul professore di storia del Dipartimento di studi umanistici dell'Università di Ca' Foscari, Simon Levis Sullam, che avrebbe rilanciato su un suo social quella foto con il commento: «Nelle librerie Feltrinelli può capitare».

L'università, che ha preso le distanze dal post, ha riferito che l'Ateneo veneziano sta valutando i passi da fare anche a tutela del docente stesso. «Fermo restando il valore irrinunciabile della libertà di espressione che ha rango costituzionale nel nostro Paese ed è ribadita nello statuto dell'Università - afferma la rettrice di Ca' Foscari Tiaziana Lippiello - mi dispiace per quanto accaduto. Una volta appreso dello sgradevole incidente, provocato da un'iniziativa del tutto individuale dalla quale Ca' Foscari prende le distanze, ho immediatamente chiesto chiarimenti al docente che ha rimosso il post».  

Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale Raffaele Speranzon condanna duramente la condivisione social di Sullam. «Questi sono gli pseudo-intellettuali che vorrebbero insegnarci come parlare, quali atteggiamenti sono corretti e quali no, come rispettare la diversità, ma che ovviamente non sono in grado di affrontare l'avversario politico sul piano dialettico, preferendo evocare l’orrida barbarie dei corpi appesi a testa in giù - denuncia Speranzon -. Dispiace davvero che nella civilissima e cosmopolita Venezia alcuni studenti universitari debbano ricevere lezioni da chi non ha alcun rispetto per le idee altrui».

«Alcuni docenti universitari continuano ad avere paura del successo che, in queste settimane, sta riscuotendo nelle librerie d’Italia il libro di Giorgia Meloni. Si rassignino: è il primo segnale della fine dell’egemonia culturale della sinistra», commenta il questore della Camera e coordinatore della direzione nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli. «Si inizia con il boicottare i libri, poi si vieta la vendita, poi si bruciano, poi arrivano i campi di concentramento. Auspico - conclude Cirielli - che il rettore condanni l’episodio sospendendo il dipendente del suo Ateneo che, con questo gesto grave e inaccettabile, oltre a rappresentare un cattivo esempio per i suoi studenti danneggia anche l’immagine di una prestigiosa università come quella di Venezia». «Ancora una volta - attacca Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera - un docente universitario offende Giorgia Meloni. Presenterò un'interrogazione al ministro dell'Università Messa affinché vengano presi provvedimenti nei confronti del ricercatore Sullam».

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