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Cronaca

Recuperati rendimenti da buoni postali per un milione di euro a favore dei risparmiatori

Un «risultato straordinario» per l'associazione Adico, che ha seguito una trentina di casi veneziani

I ricorsi all'Arbitro Bancario Finanziario (Abf) presentati a favore di una trentina di veneziani hanno permesso di recuperare rendimenti di vecchi buoni fruttiferi per circa un milione di euro, che Poste Italiane non aveva inizialmente riconosciuto. La vicenda riguarda titoli postali delle serie P e Q emessi dopo il decreto ministeriale 13 giugno 1986. Per questi titoli, le Poste avevano aggiornato i rendimenti limitatamente ai primi 20 anni, tralasciando invece gli ultimi 10. Una bella differenza.

Rendimento doppio

L'associazione Adico, che ha seguito la vicenda per i trenta veneziani coinvolti, riporta un esempio: «Una nostra socia era in possesso di 9 buoni serie Q del valore di un milione di vecchie lire ciascuno (poco più di 500 euro). Quando è andata a ritirarli, le Poste le hanno riconosciuto un importo di poco superiore ai 62 mila euro. L'ufficio legale dell'Adico ha presentato ricorso all'Abf contestando appunto il mancato aggiornamento dei rendimenti per gli ultimi dieci anni. Risultato? Alla fine la donna ha ottenuto in tutto 130 mila euro, più del doppio di quanto accordato inizialmente».

Quasi un milione di euro

In generale, i trenta soci che hanno già ottenuto un pronunciamento favorevole dall'Arbitro, hanno recuperato in media 30 mila euro rispetto a quanto prospettato dall'azienda, considerando che ognuno di loro aveva un certo numero di buoni fruttiferi serie P o Q. E così le Poste hanno dovuto corrispondere circa 900mila euro in più di quanto stabilito prima del ricorso. «Abbiamo lavorato molto sul fronte dei buoni fruttiferi postali - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'associazione - e i risultati sono straordinari».

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