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Cronaca

Il Buskers Festival fa centro a Venezia, in migliaia per le calli

I musicisti di strada hanno "invaso" Venezia portando suoni e colori, poi si sono trasferiti a Forte Marghera dove la festa è proseguita fino all'una

Giovedì fino a notte inoltrata Venezia è stata felicemente occupata da una variopinta folla di artisti di strada, con gli strumenti al seguito, e con pubblico che si è andato ingrossando di calle in calle e di campo in campo per il preludio del “Ferrara Buskers Festival”, la più grande rassegna internazionale del musicista di strada, che quest’anno, in via del tutto eccezionale, è cominciato proprio in laguna e si è concluso a Mestre.

SPETTACOLO MOBILE - Alle 18 la coloratissima banda dei musicisti di strada ha dato vita a una miriade di spettacoli lungo quel percorso circolare che dal piazzale della stazione di Santa Lucia attraversa la Strada Nuova e campo Santi Apostoli arriva fino a campo San Bartolomeo, per continuare verso San Luca, Sant’Angelo, l’Accademia, Santa Margherita, e terminare a piazzale Roma, ai piedi del ponte della Costituzione. Dalle 21 poi lo show itinerante ha piantato le tende della “Buskers Night” a Forte Marghera a Mestre, dove le esibizioni a cielo aperto sono andate avanti seguite da diverse migliaia di persone fino all’una di notte.

ARTE DI STRADA - "L'anteprima veneziana del Buskers Festival è stata una straordinaria occasione di spettacolo e di uso diverso e felicemente creativo della città - ha dichiarato l'assessore comunale alle Politiche giovanili Gianfranco Bettin, - e ci mostra anche che è possibile restituire Venezia alla sua vocazione di città aperta anche alle arti itineranti, estranee sia al business prevalente dello spettacolo che a certe sguaiate esibizioni. Arte di strada di qualità e cultura tradizionale, sperimentazione e classicità convivono da sempre a Venezia. È dunque un'esperienza da ripetere".

EVENTO ECCEZIONALE - “È di solito vietato fare musica da strada a Venezia – ha commentato il direttore organizzativo Gigi Russo - perciò il Ferrara Buskers è un evento ancor più straordinario”. “Suonare a Venezia mi sembra incredibile – ha aggiunto Denis Diaz, cantante e percussionista del gruppo cubano Romavana – non posso credere di essere in questa città come protagonista. Ho l’impressione che tutto possa succedere, oggi”. E quella dell’incredulità è una sensazione che pare aver contagiato molti dei musicisti, tanto che anche la californiana Erica Chapin, chitarra, ukelele, mandolino e voce delle Rainbow Girls parla apertamente di un sogno di bambina, che la riporta ai racconti di suo padre circa questa incredibile città oltre l’oceano in cui finalmente lei ha potuto esibirsi come musicista. Dopo Venezia, la manifestazione, con i suoi mille artisti di 32 nazioni diverse, si sposta a Comacchio, poi il 24 e 25 a Ferrara, il 26 a Lugo di Romagna e fino al 1 settembre ancora nella città estense.

Buskers Festival a Venezia, le foto

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