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Caccia nel bosco di Mestre, l'appello di Lav: "Un pericolo per gli abitanti" VIDEO

Raccolta di firme per la zona di Ca' Solaro. L'associazione per la difesa degli animali scrive al sindaco Bugnaro: "Incidenti all'ordine del giorno, necessaria un'ordinanza di divieto prima che accada l'irreparabile"

Cacciatori che sparano ad ignari cittadini scambiandoli per fagiani o cinghiali, che maneggiando i fucili si sparano fra di loro, e che sparano contro chi cerca di allontanarli dai propri terreni. Una situazione per molti inaccettabile che mette a rischio in primis la vita degli abitanti e i frequentatori della zona. Le armi nell'area del bosco di Mestre preoccupano, e ora parte un grido di allarme.

Secondo Tatiana Zanotti, responsabile della Lav di Venezia, "l’invadenza dei cacciatori è una vera e propria minaccia alla sicurezza delle persone che vivono in prossimità del bosco a Ca’ Solaro". La Lav denuncia il verificarsi quasi quotidiani di incidenti, anche gravi. "La situazione è grave e perdura da anni - proseguono gli attivisti - per questo motivo abbiamo deciso di scrivere al primo cittadino chiedendo di emanare un’ordinanza urgente che sospenda la caccia in tutta la zona che comprende il bosco e nelle aree adiacenti". Già altri Comuni hanno adottato soluzioni simili per garantire la sicurezza. "La caccia comporta ogni anno la morte di milioni di animali - ricorda la Lav - ma anche il ferimento e la morte di persone. Non vorremmo che a Ca’ Solaro dovesse scorrere del sangue umano prima di prendere provvedimenti".

RACCOLTA FIRME
La Lav sarà in piazza il 21 e 22 ottobre a Venezia, in campo Santi Apostoli, e a Mestre, in piazzetta Pellicani, per raccogliere le firme dei cittadini a sostegno di una proposta di legge per l’abolizione della caccia e per la tutela effettiva degli animali selvatici. 
 

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