"Due miliardi in sessant'anni per salvare Venezia dal nuovo clima"

Serviranno risorse ingenti per difendere Venezia dai cambiamenti climatici. Almeno 1,7 miliardi di euro, se non 2. Altrimenti, pare di capire dagli esperti, la città lagunare potrebbe rimanere vittima dell'innalzamento delle temperature e del livello dei mari. "Il costo dell'adattamento al rischio idrogeologico in Europa va dagli 1,7 miliardi all'anno nel 2020 ai 7,9 miliardi all'anno nel 2080. Per la città di Venezia la protezione costiera dall'impatto del clima potrebbe comportare una spesa di 1,7-2 miliardi in 60 anni". Questo recita per la precisione il quinto rapporto di valutazione sui cambiamenti climatici dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) diffusi dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici.

Le future proiezioni climatiche in Europa "prevedono un aumento delle temperature in tutte le regioni europee, un marcato aumento di precipitazioni nel Nord Europa ed una diminuzione significativa nel Sud Europa, un aumento di estremi termici (ondate di calore), di periodi di siccità (media confidenza), e di estremi di precipitazione". I cambiamenti climatici potranno introdurre "disparità economiche all'interno dell'Europa favorendo regioni meno affette e aggravando quelle più esposte, come quella mediterranea". Ad esempio "la produzione agricola di cereali diminuira' nel Sud Europa, mentre potrebbe aumentare nel Nord-Europa con nuove opportunità economiche per il settore agricolo in queste regioni".

Nel Sud Europa, intanto, "l'irrigazione sarà il fattore limitante la produzione agricola e la disponibilità idillica diminuirà in concomitanza con la crescita della domanda per agricoltura, usi domestici e industria". Si evidenzia poi "il rischio di impatti negativi nelle zone di produzione del vino a causa dell'impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione e la qualità delle cultivar attualmente usate".