Alberghi al posto della fornace, Cgil: "Comitato di affari a Murano, il vetro se ne va in frantumi"
"Ci aspettavamo dal Comune una scelta diversa - dice Colletti, Filctem Venezia - a cosa serve l'area di crisi se una realtà storica dell'isola come De Majo se ne va a produrre altrove?"
All'indomani dell'ufficialità del cambio uso della storica fornace De Majo a Murano ad albergo, Filctem Cgil prende posizione sulla strada intrapresa dal Comune di Venezia.
"Ci sembra che un vero e proprio comitato di affari si stia concentrando a Murano - dice Riccardo Colletti, segretario Filctem Cgil Venezia - altro che aiuti alle imprese dell'isola. Se approvando in così poco tempo una modifica di destinazione per una struttura produttiva del vetro si fa capire che è possibile uscire dalla crisi cambiando vocazione alle aziende è evidente che ci sono interessi diversi e che si vuole spostare la Murano imprenditoriale da un'altra parte. Gli stessi imprenditori vanno infatti a produrre in terraferma, mantenendo il marchio 'Murano'".
Prosegue Colletti: "L'interesse a Murano si concentra più su attività del turismo che sulla produzione artigianale e la sua difesa. A cosa serve portare il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, e mostrargli il museo del vetro mentre una realtà storica dell’isola se ne va a produrre altrove? Altro che patrimonio dell’Unesco. Ci aspettavamo dal Comune un atteggiamento diametralmente opposto sui cambi d’uso a Murano. Dov'è appena stata riconosciuta l'area di crisi complessa, tra l'altro. Capiamo bene, in questo modo, che gli interessi sono molto diversi dalla salvaguardia e conservazione del vetro sull'isola e che c’è una convenienza differente. Perciò, evidentemente, tutto quello che è stato detto su Murano fino ad oggi, sono solo chiacchiere al vento".
E torna sulla crisi di alcune fornaci a Murano, Colletti, quelle che "hanno deciso di continuare a produrre nonostante le molte difficoltà: perchè non vengono sostenute dopo anni di appelli e richieste d'aiuto e le tante casse integrazioni per salvaguardare l'occupazione nei momenti più difficili, mentre in così poco tempo e così facilmente si dà il via libera alla costituzione di una struttura alberghiera che nulla ha a che fare con il vetro? A cosa serve la scuola Abate Zanetti per formare maestri vetrai in loco, se si fa tutt'altro che mantenere la storicità della produzione artigianale?"