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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Marco / San Marco, 4136

Veneziani in coda per salutare Valeria, aperta la camera ardente

Domenica mattina ad accogliere il feretro a Ca' Farsetti il sindaco Luigi Brugnaro. Martedì i funerali a San Marco con il presidente Mattarella. Il fidanzato: "La stringevo a me, mi fingevo morto". Uccisa da un solo colpo

Per due giorni tutti i veneziani che lo vorranno potranno rendere omaggio a Valeria Solesin, la giovane dottoranda uccisa durante gli attacchi terroristici al Bataclan di Parigi. Domenica mattina, infatti, è stata aperta la camera ardente nell'atrio di Ca' Farsetti a Venezia, dopo che il feretro è stato scortato dalla polizia municipale dall'ospedale Dell'Angelo di Mestre. Il grande portone del palazzo comunale rimarrà aperto fino alle 20 per poi riaprire lunedì alle 9 e richiudersi ancora una volta alle 19. Ad accogliere il feretro il sindaco Luigi Brugnaro. In tarda mattinata, poi, è arrivato anche il patriarca Francesco Moraglia. Decine fin da subito i cittadini che hanno tributato l'ultimo saluto alla 28enne. A pochi metri i genitori di Valeria, che hanno sempre dato esempio di compostezza nel dolore. In tanti hanno espresso loro le condoglianze commossi.

IL PADRE DI VALERIA: "BENEDIZIONE DI UN IMAM, NESSUN PROBLEMA"

LA COMMOZIONE IN AEROPORTO DEI GENITORI E DEL FRATELLO DI VALERIA

ABBRACCIO CON IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, STEFANIA GIANNINI

IL PADRE DI VALERIA - "Non c'è nessun problema. Se un imam vuole esprimere una benedizione per Valeria nel giorno del funerale per me va benissimo - dichiara Alberto Solesin, il padre - quando si parla di gente di ogni credo vuol dire a coloro che credono su valori che non sono divisivi. Mia figlia è testimonianza del coraggio di andare avanti con impegno e solidarietà, migliorando se stessi e quello che ti circonda. Aveva molto senso della giustizia, fin da quando frequentava le elementari. Martedì sarà una cerimonia civile, non laica - conclude -, tutti potranno partecipare senza che nessuno ci metta il cappello sopra" (DETTAGLI).

"RICORDIAMOCELO: E' ANDATA A PARIGI PERCHE' QUI NON RIUSCIVA A TROVARE LAVORO" - "E' un dolore dell'Europa che non è riuscita, per il momento, a dare una posizione politica chiara su questi avvenimenti - ha commentato il primo cittadino uscito dal Comune, con voce rotta dalla commozione - Oggi noi piangiamo una ragazza che non è riuscita a trovare il suo lavoro. E io continuo a dire che Venezia deve essere aiutata, devono essere aiutati i veneziani, i giovani che non trovano lavoro. C'è necessità di un rilancio che deve avere la nostra economia. Non dobbiamo soltanto soffermarci sull'atto violento di terrore che è successo, ma dobbiamo immaginare la risposta, sociale, umana, di volontariato dove qualcuno fa qualcosa per la città, per la comunità. Credo - ha concluso - che da questi episodi si possano fare delle riflessioni per poter costruire l'Europa politica e io continuo a dire che forse lo possiamo fare da Venezia".

IL MESSAGGIO DEL PATRIARCA. Il patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha scritto un messaggio dedicato alla ricercatrice veneziana: "Carissima Valeria, la Chiesa che è in Venezia ti porta nella sua preghiiera con grande affetto e  tenerezza. Rimarrai nel nostro ricordo come una ragazza semplice, volitiva, intelligente, generosa. Là dove tu ora sei nella gioia e da dove vedi tutti noi, abbi cura di mamma Luciana, di papà Alberto, di Dario e di Andrea. Arrivederci con affetto il tuo Patriarca Francesco". Incalzato sulla questione del funerale civile il patriarca ha precisato: "E' un fatto che riguarda la scelta delle persone. La Basilica è contenta di essere sfondo di questo avvenimento. Se mi verrà chiesto parlerò, sennò rimarrò in silenzio. Però vorrei rispettare fino in fondo la famiglia e quelli che sono i loro intendimenti". Il patriarca Moraglia precisa che in questo momento delicato, cui parteciperà, "ognuno sarà presente nel ricordo di Valeria, porterà la sua storia, le sue idealità e soprattutto sarà vicino alla famiglia, ai genitori e parteciperà ad un momento delicato, difficile, in cui la città di Venezia deve essere unita" La stessa città "che può essere un ponte tra cultura e religioni e l'occasione è buona per ricostruire".


GLI ALTRI OMAGGI. In visita anche il sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta che ha commentato: "Testimonianze di affetto alla famiglia esemplari. Venezia vuole dimostrare che la cultura della tolleranza e dell'amicizia deve vincere assolutamente".Presente anche Stefano Fassina: "Una ragazza che ha rappresentato la meglio gioventù italiana. Il suo sacrificio ci deve rendere piu' determinati a combattere e a sconfiggere chi invece vorrebbe portarci nell'odio e nel buio".

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA PRESENZIERÀ AI FUNERALI

I FUNERALI - Martedì, poi, i funerali civili. Secondo il desiderio dei parenti saranno "aperti a persone di ogni credo", a simboleggiare l'altruismo e la volontà di vivere "senza barriere" della figlia. Domenica è prevista una riunione tecnica per mettere a punto non solo la macchina della sicurezza, ma anche quella logistica e del cerimoniale (dopo un tavolo convocato sabato pomeriggio in questura). Ci sarà di sicuro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la presidentessa della camera Laura Boldrini. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sarebbe ancora in forse. Se l'agenda di impegni glielo permetterà sarà anche lui in laguna. Presente anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Naturalmente la piazza sarà blindata forse come mai prima, anche se sarà aperta a tutti. Si attendono migliaia di persone per un rito che vedrà in prima fila i primi rappresentanti lagunari della Chiesa, di fede islamica ed ebrea. Un segnale di dialogo e vicinanza tra religioni. Lunedì, invece, dovrebbe rendere omaggio a Valeria anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che recentemente ha invitato i genitori della studentessa a un convegno sulla violenza sulle donne. 

LUTTO CITTADINO - Venezia è in lutto dal momento in cui è arrivata la notizia della tragedia di Parigi: i commercianti in concomitanza con il funerale abbasseranno le saracinesche in segno di rispetto, mentre il sindaco Luigi Brugnaro ha chiesto a tutti gli uffici pubblici un minuto di silenzio alle 11 di martedì. Nei locali non si servirà alcol, almeno questa è la richiesta di Ca' Farsetti, per alcuni minuti in concomitanza con le esequie. Al termine della cerimonia Valeria Solesin sarà portata al cimitero dell'isola di San Michele, dove riposerà vicino al nonno. 

IL FIDANZATO: "L'HO TENUTA STRETTA A ME MENTRE MI FINGEVO MORTO" - Il suo "ritorno a casa" sabato mattina, con volo di Stato. Sull'aereo atterrato al Marco Polo alle 10.38 i genitori, il fidanzato Andrea e la sorella di lui. Andrea è poi stato interrogato dai carabinieri, nell'ambito dell'inchiesta veneziana coordinata dal procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito. Avrebbe dichiarato di avere tenuto stretta a sé Valeria per un paio d'ore, fingendosi morto per evitare i proiettili dei terroristi. Gli stessi che hanno raggiunto la giovane studentessa causandole la morte (DETTAGLI)

UN SOLO PROIETTILE - Sarebbe stato uno lo sparo "fatale", come ricostruito tramite l'esame esterno della salma condotto sabato pomeriggio all'ospedale Dell'Angelo. Un accertamento durato circa tre ore, durante il quale sono state effettuate anche delle Tac. Il proiettile, sparato dall'alto dal ballatoio alla platea (ma le testimonianze concordi dei presenti escludono la possibilità di "fuoco amico" e pure di un'esecuzione), avrebbe colpito Valeria sulla parte sinistra del volto per poi perforare il polmone e uscire dalla schiena. (DETTAGLI)

L'ARRIVO DEI PARENTI AL MARCO POLO

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IL FERETRO DI VALERIA SOLESIN ALL'AEROPORTO

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