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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Migliaia di luci per non dimenticare sorriso e cuore di Valeria Solesin

Mercoledì sera in tanti vorranno essere presenti in memoria della studentessa veneziana morta a Parigi. Ci sarà anche il fratello Dario

Tante piccole luci per Valeria. Tantissime. Un mare di gente illuminerà piazza San Marco quasi come fosse giorno. Quasi come se dal buio la speranza possa scaturire solo dalla "comunità". Dal muoversi uniti per non lasciare indietro nessuno. Venezia, attraverso l'iniziativa "Una candela per Valeria" ricorderà così la studentessa 28enne morta negli attacchi terroristici che hanno insanguinato Parigi venerdì scorso. Si trovava al Bataclan durante un concerto, ha trovato la morte. Avrebbe potuto essere chiunque, invece il destino ha voluto prendersi una giovane donna che già aveva lasciato nel mondo un segnale profondo. Non è un caso che quel volto sorridente abbia emozionato mezzo mondo. 

Non è un caso che oltre 3mila persone parteciperanno alla veglia contro la violenza e terrorismo in piazza San Marco. Alla cerimonia laica anche il fratello di Valeria, Dario. Un giovane che ha perso uno dei suoi punti di riferimento, ma che ha tutte le intenzioni di continuare il discorso interrotto dalla sorella: altruismo, studio, meritocrazia. Ma anche parità dei diritti e il coraggio di cercare fortuna altrove, lontano dalla laguna. Dove c'era qualcuno che magari avrebbe potuto offrirle gli strumenti per affermarsi nella sociologia. La sua passione. Ci sono tante Valerie che aleggeranno sulla piazza: la giovane ragazza che sognava una casa tutta sua con il fidanzato, che l'ha cercata in ogni dove il giorno seguente agli attacchi; la giovane professionista che con il proprio saggio sull'occupazione femminile dimostrava talento e passione; la giovane cittadina che aiutava i senzatetto della metropolitana di Parigi. Attivista di Emergency, educata con coscienza civica da genitori che dalla laguna sono volati in Francia per riportarla a casa. Un esempio per tutta Italia. 

A San Marco ci saranno il sindaco Luigi Brugnaro, il procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito, il prefetto Domenico Cuttaia, uno stuolo di politici e di rappresentanti del mondo dell'associazionismo e delle categorie economiche. Ma ci saranno soprattutto migliaia di cittadini che, con il loro silenzio, chiedono che tutto questo non accada più. Che Venezia, come il resto delle città, non debba più piangere i propri morti per una guerra che ci è esplosa in mano nel nome di Dio. Venezia ha perso una delle sue figlie. Valeria sarebbe arrivata lontano. 

RENZI: "UNA BORSA DI STUDIO PER VALERIA" - A Valeria Solesin verrà dedicata probabilmente una borsa di studio, lo ha spiegato Matteo Renzi a SkyTg24: "Credo che ciò che è accaduto a Parigi in quel teatro riguardi anche qualcuno di noi. Non voglio ricordare in modo demagogico Valiera Solesin, ma cercheremo di ricordarla anche attraverso una borsa di studio, anche attraverso la dedica di qualcosa legato all'università, alla ricerca".

CERIMONIA ALLA SORBONA - Mercoledì il rettorato monumentale al Pantheon, nel V arrondissement di Parigi, è stato il teatro di una cerimonia laica con cui l'Università di Parigi ha voluto onorare Valeria Solesin. 

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