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Cronaca

Contact tracing insostenibile, cambiano le regole sui tamponi

La pressione sui Covid point ha imposto una revisione dei protocolli, sollecitata dalle Regioni. Zaia: «Necessario, altrimenti si rischia di non testare i sintomatici»

L'allarme è stato lanciato dal presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del punto stampa di oggi dalla sede della protezione civile di Marghera. «Siamo in un contesto di guerra rispetto al fare testing e screening: - ha spiegato - il tracciamento sta saltando con questi numeri» e il rischio concreto è quello di «non testare i sintomatici». Per ridurre la pressione, «ho proposto di togliere i tamponi a chi va in quarantena da asintomatico, pensando a tutti i ragazzi delle scuole, per andare incontro alle difficoltà di genitori e centri tamponi, e ho fatto la mia proposta sul booster che è stata accolta».

Si tratta di misure che dovrebbero dare un po' di respiro, vista la netta impennata che si registra da qualche tempo a questa parte nel numero dei contagi - oggi 10 mila in Veneto, record da inizio della pandemia - con conseguente riversamento di persone nei punti tampone. Difficoltà sono state riscontrate nei giorni scorsi ai 'drive through' di Mestre e Noale, e la situazione non è andata meglio nei covid point dell'Ulss 4, dove si sono registrati «un importante carico di lavoro per tutto il sistema sanitario ed anche disagi per gli utenti, all'interno di una situazione in continua evoluzione e non prevedibile, per la quale chiediamo alla popolazione di portare pazienza», come riferito oggi dal direttore generale dell'azienda sanitaria del Veneto orientale, Mauro Filippi.

Intanto, sul fronte dei test molecolari, il direttore della Sanità veneta, Luciano Flor, ha inviato una circolare a tutte le aziende sanitarie con le indicazioni temporanee per l'utilizzo dei test. In particolare, devono essere privilegiati pazienti che devono essere ricoverati o caregiver di pazienti non autosufficienti che necessitano di assistenza continuativa; ospiti che devono essere inseriti o rientrare in strutture socio-sanitarie e assistenziali residenziali; personale sanitario; soggetti sintomatici negativi al test antigienico che presentano però un quadro suggestivo per infezione da Sars-Cov-2; contact tracing nei casi di variante Omicron o Beta.

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