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Cronaca San Donà di Piave

L'eccellenza di Ulss 4: interventi innovativi al cuore nella Cardiologia di San Donà

Nell'emodinamica dell'ospedale sono stati eseguiti ad oggi 61 interventi di chiusura di forame ovale

In questi giorni nell’emodinamica dell'ospedale di San Donà di Piave è stata effettuata con successo la chiusura di un forame ovale con l'utilizzo di un dispositivo di ultima generazione, il tutto con il supporto di uno dei massimi esperti in ambito nazionale, il dottor Giuseppe Santoro, direttore della Cardiologia pediatrica e congenita dell’adulto all'ospedale del Cuore di Massa.

Trattati con successo 61 pazienti

Dal 2014, ossia da quando questa procedura è stata introdotta dal dottor Francesco Di Pede in collaborazione con il dottor Leonardo Di Ascenzo, sono stati trattati con successo 61 pazienti, nei quali è stata fondamentale l’accurata valutazione e selezione con il supporto dell'unità di Neurologia diretta dal dottor Luca Valentinis.

«Il forame ovale è una comunicazione che si trova tra due delle cavità del cuore, tra l'atrio destro e quello sinistro. - spiega il dottor Giovanni Turiano, direttore della Cardiologia dell’Ulss 4 - Durante la vita fetale tale comunicazione risulta aperta ma dalla nascita va fisiologicamente incontro ad un fenomeno di chiusura per separare la circolazione venosa da quella arteriosa. Tuttavia nel 25% della popolazione il forame ovale rimane aperto favorendo il passaggio di piccoli emboli dalle sezioni destre a quelle sinistre del cuore che possono provocare l'ictus cerebrale. Fortunatamente quest’ultima evenienza è rara, ma va ricercata nei pazienti soprattutto d’età inferiore ai sessant’anni, colpiti da ictus cerebrale senza cause evidenti. In questi casi viene effettuata la chiusura per ridurre il rischio di una recidiva di ictus».

Si procede quindi per via endoscopica con una procedura «in cui, - continua Turiano - attraverso la  puntura di una vena della gamba in anestesia locale, s’inserisce un catetere condotto sino al cuore che consente di rilasciare, sotto controllo radiologico ed ecografico per via trans-esofagea, un apposito dispositivo di materiale biocompatibile che chiude in modo definitivo il forame ovale». La procedura eseguita con successo nella cardiologia dell'Ulss 4 si è conclusa con il ricovero del paziente di soli tre giorni.

«Un’altra eccellenza di questa azienda sanitaria. - dice il direttore generale dell'azienda del Veneto orientale, Mauro Filippi - La chiusura del forame ovale è solo una delle molteplici attività del laboratorio di emodinamica che complessivamente eroga oltre 1300 procedure annue, le quali comprendono anche la diagnostica e il trattamento percutaneo dell'infarto miocardico acuto, della cardiopatia ischemica cronica, delle arteriopatie periferiche degli arti inferiori, lo studio emodinamico delle valvulopatie e le procedure di valvuloplastica aortica».

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