Carnevale di Venezia, ai nastri di partenza tra misure di sicurezza staordinaria
Il Prefetto ha disposto un rafforzamento delle forze dell'ordine durante l'intero svolgimento della kermesse lagunare. Confermato lo sciopero della polizia locale il 31 gennaio
Stanno per scattare i festeggiamenti del Carnevale veneziano, con un’affluenza di persone che si stima, come di consueto, molto elevata. Ecco perché per consentire il regolare svolgimento delle manifestazioni, sono state disposte misure di sicurezza idonee a garantire la sicurezza delle migliaia di persone che parteciperanno alle varie iniziative.
Considerato il complessivo scenario internazionale e gli eventi verificatisi recentemente in Germania, in una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, il Prefetto ha deciso di implementare ulteriormente i servizi di prevenzione, vigilanza e controllo, con la gestione dei flussi turistici attraverso l’attivazione di 5 accessi in Piazza San Marco, che verrà suddivisa, per l’occasione, in quadranti. Ciascuna delle aree, dotata di corridoi, garantirà il regolare accesso dei mezzi di soccorso.
Misure straordinarie, ma necessarie. Nelle vicinanze dell’area marciana sarà attivato un posto di blocco avanzato, una sorta di cabina di regia in stretto contatto con le centrali operative delle forze dell’ordine. Per la circostanza il ministero dell’Interno ha messo a disposizione ulteriori rinforzi di personale appartenenti alle diverse forze di Polizia statale. Una particolare implementazione riguarderà anche i servizi di vigilanza in borghese.
L'AGITAZIONE - Intanto giunge conferma da parte dei sindacati che il personale della polizia municipale di Venezia incrocerà le braccia nell’intera giornata di domenica 31 gennaio, con gli agenti che garantiranno, come previsto da contratto nazionale, il servizio minimo. A nulla sono valsi quindi i tentativi di raffreddamento tra Corpo di polizia locale e amministrazione comunale. Le motivazioni dell’astensione, piuttosto gravosa soprattutto in pieno Carnevale, riguardano - come si legge in nota - i “gravi problemi di sicurezza per il personale e la necessità di intervenire a tutela dello stesso; le modalità di servizio dannose per la salute e la sicurezza dei dipendenti; gli infortuni sul lavoro.
